Un’altra stella cadente, ancora prima di stare in piedi: Antonio Calma non potrebbe nemmeno candidarsi. A meno che di notte in notte non si cambi lo statuto…

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Polvere di stelle o stelle candenti? Decidete voi, ma i numeri sono numeri.

Michelino, in arte Sodano, onorevole della Repubblica Italiana (anche lui a sua insaputa) venuto dal cielo in terra a miracol mostrar non ne azzecca una.

Dopo avere tramato da mesi con il presunto candidato alle prossime amministrative di Agrigento Antonio Calma, alle spalle di tutti e di tutto, avrà sicuramente dimenticato che all’interno del movimento 5stelle vige uno statuto (purchè non venga cambiato) che parla chiaro. Un disgraziato punto “d”, di fatto, spegne le velleità di un agrigentino semisconosciuto che vorrebbe amministrare la città di Agrigento. Il punto “d” recita testualmente: “possono avanzare la loro candidatura coloro i quali non abbiano mai partecipato a elezioni a qualsiasi livello, né ricoperto ruoli di amministratore e/o componente di giunta o governo con forze politiche rappresentate in consiglio regionale o parlamento italiano o europeo diverse dal movimento 5stelle a far data dal 4 ottobre 2009…”

Il tutto in una pagina del sito del fantomatico Rousseau riguardante la procedura per la creazione delle liste del movimento 5stelle.

Per carità, anche ad un magistrato come Calma può “sfuggire” un punto così importante del regolamento; così come, anche allo stesso Michelino, il quale forse preso dal troppo caldo, gli sarà sfuggito questo impercettibile impedimento che non conforta il suo pupillo agrigentino-pesarese-siculo-marchigiano.

E così, dopo una accurata indagine, si è scoperto che il dott. Antonio Calma in passato e certamente molto al di là del 2009 ha tentato in almeno tre circostanze di rendersi utile per la collettività pesarese, tra elezioni comunali, regionali e forse anche quelle condominiali.

Questo il “bottino” ottenuto dal dottor Calma: candidato alle elezioni comunali di Pesaro, nel 2009, ha ottenuto la bellezza di…60 voti. Poi le regionali, nel 2010, circoscrizione Pesaro –Urbino: 160 voti. Calma, con tanto coraggio, ritenta alle comunali di Pesaro nel 2014. Bottino, 41 voti… Il tutto tra un volo da Italia dei Valori, alla lista La Sinistra e poi, forse qualche lista civica. In tre elezioni distinte e separate il dottor Calma ha racimolato ben…261 voti. Un curriculum davvero di tutto rispetto.

Se a Pesaro è fortemente conosciuto come ad Agrigento, possiamo dormire sonni tranquilli.

Strano, molto strano. Non si comprende come il Michelino nazionale abbia scomodato il dottor Calma non riuscendo a trovare tra le fila del suo movimento ad Agrigento un candidato con un curriculum politico più incoraggiante (eufemismo).

Ora se nel movimento 5stelle la mano destra non sa quello che fa la sinistra, qualche problema sulla ammissibilità della candidatura del signor Calma dovrebbero averla. Staremo a vedere, anche perché non passerà tanto altro tempo; la lista grillina deve essere presentata per l’autorizzazione entro il prossimo 15 luglio.

A questo punto una domanda sorge spontanea: verrà rispettata anche questa regola o si farà con calma, molta calma?

Ancora un’altra domanda: lo statuto rimarrà lo stesso oppure, come qualche volta è capitato in passato, i vertici dei 5stelle cambieranno di notte in notte regole e procedure pronte a favorire il dottor il Calma di turno?

Un magistrato, ne siamo convinti, queste cose non le fa. Preferisce rispettare le regole anziché farle cambiare da un momento all’altro.

Il Michelino dei miracoli dovrebbe spiegare agli iscritti del movimento come mai a fine gennaio si era decisa una candidatura che aveva già assolto tutti i compiti chiedendo l’autorizzazione per candidarsi (senza cambiare le regole dello statuto). Sarà stato il coronavirus che ha fatto folgorare Michelino sulla via di Pesaro e Agrigento e cambiare tutte le carte in tavola?

Il dottor Calma da quando è un iscritto del movimento? E dove sono finiti tutti i grillini agrigentini che da almeno un lustro hanno messo in atto battaglie politiche con una storia ed una conoscenza dei problemi della città sicuramente superiore a quella di Antonio Calma?

Niente da fare. Michelino è nordico e non può farci nulla. Ma a straperdere (e i numeri, ahimè, ci danno ragione) è solo ed esclusivamente il movimento capitanato dal comico genovese Beppe Grillo.

Non può essere ridotto così male il movimento ad Agrigento tale da trovare nella terra di Rossini, piuttosto che in quella di Pirandello, un candidato sindaco più conosciuto in città e con un passato autenticamente grillino.

Siamo certi che il dottor Calma si vuole bene, tanto bene. E se guardate attentamente la foto forse lui stesso è il primo ad essere convinto di rimanere a casa…

Michè, ahi ahi…

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One Thought to “Un’altra stella cadente, ancora prima di stare in piedi: Antonio Calma non potrebbe nemmeno candidarsi. A meno che di notte in notte non si cambi lo statuto…”

  1. philips

    Direttù, come sempre giurgenti è un gran casinu e restamu sempri o stessu postu cu i stessi personaggi

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