Tra le Comunali e le Regionali 2022

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Dopo le Amministrative in proiezione verso ancora le Comunali del 2022 e poi le Regionali: gli interventi dei coordinatori siciliani di Fratelli d’Italia e Cento Passi.

Forse, adesso, anche il coordinatore regionale di Forza Italia e presidente dell’Assemblea alla Regione, Gianfranco Miccichè, non è più un convinto assertore dell’importazione anche in Sicilia del cosiddetto modello “Draghi”, ovvero un’ampia coalizione, anche trasversale, al governo. Lui, Miccichè, dopo il voto amministrativo del 10 e 11 ottobre, ha dichiarato: “Basta alle alleanze innaturali. Noi, ad esempio, in alcuni Comuni abbiamo scontato l’alleanza con il Partito Democratico”.

Ebbene, sulla stessa lunghezza d’onda si sintonizza Giampiero Cannella, il segretario regionale di Fratelli d’Italia, partito più votato del centro destra in parecchi Comuni alle elezioni di domenica e lunedì. Cannella afferma: “Basta formule, formulette, basta alchimie prese in prestito da Roma e, soprattutto, alleanze spurie con forze che, come il Partito Democratico, hanno una visione incompatibile con il centrodestra”. Dunque il coordinatore dei Fratelli d’Italia siciliani sottolinea: “Da queste Amministrative emerge una indicazione chiara sulla direzione obbligata per il centrodestra unito: ritrovare unità e determinazione, e abbandonare schemi che non ci sono mai appartenuti, a partire dal modello Draghi. Si è visto a cosa portano le alleanze improvvisate con il Partito Democratico in alcune città, cioè alla bocciatura da parte degli elettori. E si è visto che fine fa l’ispirazione a modelli romani come l’esperienza del governo Draghi. Il centrodestra che la Sicilia vuole, non ha nulla a che vedere con queste formule”.

E poi, in prospettiva, Giampiero Cannella prospetta: “Invece di pensare a coalizioni improbabili, dobbiamo recuperare l’attitudine a connetterci al civismo, ovviamente non di sinistra. La riflessione su cosa fare a Palermo per le Amministrative o per le Regionali deve partire subito e bene. Le Amministrative di maggio a Palermo, e altrove, sì che sono un banco di prova vero, e possono costituire un fatto positivo per ritrovare forza” – conclude. E dall’altra parte dell’arco parlamentare regionale, il leader de “I cento passi”, Claudio Fava, raccoglie l’appello della segreteria nazionale del Partito Democratico, lanciato dopo le Amministrative e in proiezione verso le Regionali, a utilizzare il fattore tempo affinchè il centrosinistra siciliano converga presto su un candidato alla Presidenza della Regione.

E Fava rilancia: “E’ la stessa cosa che chiedo anch’io da molti mesi. I tempi della politica non concedono dilazioni: in Sicilia, il tempo per lanciare la sfida a questa destra è adesso. E io, oggi come sei mesi fa, sono pronto a fare la mia parte. Si vince quando si gioca, quando ci si misura subito senza nascondersi dietro le meline romane. Roccuzzo a Caltagirone, Palumbo a Favara e Aiello a Vittoria si sono candidati un anno fa, e i risultati sono arrivati. Altri ragionamenti, prudenze, rinvii, tatticismi, invasioni di campo ed eserciti forestieri servono solo a perdere. Pure a Risiko”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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