Sondaggio a 30 anni dalla strage di Capaci: “Falcone eroe lasciato solo”

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Alla vigilia del 30esimo anniversario della strage di Capaci con tante iniziative in tutta la Sicilia, questo il sondaggio che Ipsos, leader mondiale nelle ricerche di mercato, ha donato alla Fondazione Falcone. Un’analisi a tutto campo che svela le convinzioni degli italiani sul magistrato siciliano divenuto simbolo della lotta alla mafia.

La maggioranza relativa (42%) ritiene invece che siano stati condannati esecutori materiali e mandanti mafiosi, ma non sia stata fatta luce sui presunti mandanti occulti e sulle coperture politiche. E un altro terzo pensa che non siano stati scoperti nemmeno i mandanti mafiosi o addirittura neanche i veri killer. Interessante è anche l’opinione del campione sulla reazione dello Stato all’attentato di Capaci e a quello di Via D’Amelio in cui, 57 giorni dopo la morte di Falcone, persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta. Per un terzo del campione le istituzioni reagirono cercando un ‘compromesso politicò con Cosa Nostra.

Per il 22% la reazione delle istituzioni è stata ‘militarè e ‘giudiziarià e si è manifestata con un potenziamento del controllo del territorio, con le indagini e con gli arresti. Per il 21%, invece, lo Stato ha reagito investendo sulla cultura della legalità. Solo 1 su 10 ritiene che non ci sia stata alcuna reazione.

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