Sindacato Sgb sul diritto all’istruzione degli studenti con grave disabilità

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Con la legge n°18 del 3 marzo 2009 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 61 del 14 marzo 2009) l’Italia ha ratificato e resa esecutiva la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, con Protocollo opzionale, adottata dall’Assemblea Generale dell’ONU il 13 dicembre 2006 ed entrata in vigore il 3 maggio 2008. Con il medesimo provvedimento (art.3) istituisce l’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità.

Nel contesto europeo, il diritto all’istruzione è stato sancito per la prima volta dall’articolo 2 del Protocollo addizionale alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, firmata a Roma il 4 novembre 1950 dagli Stati membri del Consiglio d’Europa.   Tale articolo riconosce il diritto all’istruzione come diritto universale e, in particolare, impone agli Stati firmatari di rispettare il diritto dei genitori di assicurare tale educazione e tale insegnamento. La Carta sociale europea, ha  poi ampliato ulteriormente l’ambito di definizione del concetto di diritto all’istruzione.

Con la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea del 7 dicembre 2000, la tutela dei diritti fondamentali è entrata finalmente a far parte del diritto dell’Unione. L’art. 14, in particolare, garantisce universalmente (“a ogni individuo”) il diritto all’istruzione e l’accesso alla formazione professionale continua attraverso la garanzia di un’istruzione obbligatoria.

A seguito del sacrosanto sopracitato “diritto all’istruzione” , la scrivente organizzazione sindacale, denuncia quanto segue.

Da decenni genitori e lavoratori, nelle nostre scuole, si occupano dell’assistenza igienico personale per gli studenti con gravi disabilità. Da marzo sono a casa senza lavoro e senza stipendio. La Regione Sicilia, dopo decenni, volta le spalle a migliaia di ragazzi disabili nelle nostre scuole e decide di non occuparsi più del servizio, cancellando di fatto anche migliaia di posti di lavoro in Sicila. La scuola è iniziata,e  migliaia di ragazzi disabili, non trovano più nelle scuole l’assistenza alla loro condizione di disabilità: uno strappo al diritto allo studio inaccettabile.

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