All’Ati, all’assemblea territoriale idrica agrigentina, composta da tutti i sindaci della provincia, si è dimesso il commissario nominato dalla Regione a seguito della mancata approvazione del piano d’ambito, ossia del piano di gestione del servizio idrico e fognario nel territorio agrigentino. Le dimissioni del commissario ad acta sono annunciate dalla sindaca di Montevago e deputato regionale dell’Udc, Margherita La Rocca Ruvolo, che aggiunge: “Abbiamo deciso di accelerare la procedura per l’approvazione dello statuto del nuovo gestore che sarà una società pubblica consortile. Poi sarà incaricato un notaio per costituire tale società pubblica consortile. Alcuni Comuni hanno chiesto di poter gestire direttamente ciascuno in modo autonomo, quindi in house, il servizio idrico. E attendono l’autorizzazione. Si tratta di 17 Comuni: Alessandria della Rocca, Aragona, Bivona, Burgio, Cammarata, Camastra, Cianciana, Joppolo Giancaxio, Menfi, Palma di Montechiaro, Sambuca di Sicilia, San Biagio Platani, San Giovanni Gemini, Sant’Angelo Muxaro, Santa Margherita Belice, Santa Elisabetta e Santo Stefano di Quisquina.
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