La Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo e la Dia, la Direzione investigativa antimafia, hanno sequestrato beni e conti correnti, per un valore di oltre 2 milioni di euro, a Michele Giandalone, 44 anni, imprenditore originario di Corleone. Il decreto di sequestro si fonda sugli accertamenti patrimoniali compiuti dalla Dia per il periodo 1999-2008, basati sul suo bilancio familiare, sul suo tenore di vita e sui flussi finanziari che hanno evidenziato una netta sproporzione con i redditi dichiarati e quindi dimostrato – secondo gli investigatori – la provenienza illecita di tali capitali. Tra i beni sequestrati vi sono anche i due noti bar Chantilly a Palermo, uno nel centro commerciale di via Ugo La Malfa e l’altro all’angolo tra via De Gasperi e via Strasburgo
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