Scala dei Turchi, scatta il dissequestro e torna al proprietario. Lo sfogo di Claudio Lombardo, Mareamico

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La Scala dei Turchi, per la quasi totalità, è proprietà privata. Conclusa l’inchiesta penale, con una perizia che ha accertato la legittima acquisizione di gran parte della scogliera di marna più famosa al mondo, è scattata la restituzione.

Nei giorni scorsi è stato eseguito il provvedimento di dissequestro. In precedenza il gip del tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, ha condannato, con la procedura del decreto penale, al pagamento di una multa di 13.600 euro Ferdinando Sciabarrà, 73 anni, che ha sempre sostenuto di essere il proprietario della Scala dei Turchi, scogliera di marna di Realmonte che venne sequestrata il 27 febbraio dello scorso anno.

A richiedere l’emissione del provvedimento era stato il procuratore Luigi Patronaggio. Si era conclusa in questo modo l’indagine penale per occupazione di suolo demaniale, violazioni in materia di sicurezza e tutela di beni ambientali. Sciabbarrà, difeso dall’avvocato Giuseppe Scozzari, era accusato “d’aver arbitrariamente occupato una porzione del demanio necessario marittimo e d’averne impedito l’uso pubblico”.

Tesi che, per larghissima parte, è stata smentita da una super perizia disposta dal gip che ha accertato la proprietà privata di quasi tutta l’area che, adesso, è stata anche formalmente restituita.

E a margine di questa vicenda interviene Claudio Lombardo, responsabile di Mareamico che dichiara testualmente: “Per anni Mareamico ha sostenuto che la Scala dei Turchi fosse privata. Ci hanno deriso, insultato e minacciato. Ora la splendida scogliera è stata restituita, dal Tribunale di Agrigento, al legittimo proprietario!!!”

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