Sarà Denise Pipitone la 19enne di Scalea? La procura di Marsala si sposta in Calabria

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L’attenzione della procura di Marsala, che indaga nuovamente sulla sparizione di Denise Pipitone, si sposta in Calabria da dove arriva la segnalazione di una parrucchiera di Scalea, che avrebbe  riferito ai carabinieri di aver riscontrato delle somiglianze fisiche tra una ragazza che si chiama anche lei Denise, avrebbe la stessa età della Pipitone (quindi 21 anni) e la stessa Piera Maggio. La ragazza che per molti anni ha vissuto in un collegio si suore, ora è in cerca di lavoro e non è in buoni rapporti con la madre rumena che vive in un’altra località del cosentino.

I carabinieri stanno effettuando degli accertamenti:  «Abbiamo accertato che quanto riferito dalla ragazza corrisponde al vero — dice il colonnello Piero Sutera, comandante provinciale dei carabinieri – Adesso occorre fare un riscontro per capire se i documenti che attestano la familiarità della ragazza siano veri».

Per escludere con certezza che possa trattarsi di Denise Pipitone sarebbe in ogni caso necessario l’esame del Dna che solo la procura di Marsala potrebbe decidere di effettuare per sgomberare il campo dal dubbio.

L’avvocato di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta così: «La Procura con noi non parla, è un muro. Non siamo quindi nelle condizioni di dire se la giovane che vive nella cittadina tirrenica possa essere Denise Pipitone, né tanto meno per acclarare il contrario».

I carabinieri osservano che sono moltissime le segnalazioni che ricevono riguardo Denise e ciascuna di queste viene scrupolosamente vagliata. La giovane identificata, avrebbe fornito anche i riferimenti per rintracciare i suoi genitori.

Dunque l’accertamento condotto dai carabinieri di Scalea non riguarda il caso segnalato soltanto due giorni fa a Mattino Cinque e di cui ha detto Giacomo Frazzitta, il legale della famiglia Pipitone che nel corso della diretta tv ha fatto sapere di essere sulle tracce di una ragazza assai somigliante a Denise. L’avvocato si è riferito alla telefonata che una donna fece nel dicembre 2015 a Piero Pulizzi, — il papà della bimba scomparsa — segnalando una nomade, ripresa in un filmato a Milano nell’ottobre del 2015, con una bambina, appunto, molto somigliante a Denise. Il video con la nomade e la piccola è stato mostrato nel corso di Mattino Cinque.

Intanto lo scorso  21 maggio i carabinieri avevano effettuato un’ispezione nella casa di Mazara che era abitata da Anna Corona, ex moglie di Pietro Pulizzi, padre biologico di Denise, e madre di Jessica, la sorellastra di Denise che era stata accusata di averla rapita ma è stata assolta in tutti i gradi di giudizio. Un sopralluogo effettuato per verificare se fossero stati effettuati dei lavori edili nella casa e disposto dalla Procura di Marsala che ha recentemente riaperto le indagini sulla scomparsa della piccola. Ma nella stessa serata i carabinieri erano andati via, senza aver sequestrato nulla. «Non cerchiamo nessun corpo», hanno ripetuto gli inquirenti dopo che, nel primo pomeriggio, si era diffusa la notizia di un’attività di ricerca di resti umani. «È solo un’ispezione dei luoghi – avevano spiegato fonti della Procura – finalizzata a capire se, nella casa, siano stati fatti dei lavori».

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