Roberta Siragusa fu bruciata viva e non fu suicidio. Dei dettagli parla il perito Prof. Asmundo

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Quella di Roberta Siragusa è stata una morte atroce. La perizia del professore Alessandro Asmundo, sentito nei giorni scorso nel corso di un incidente probatorio davanti al gip del Tribunale di Termini Imerese, doveva stabilire come fosse accaduto alla ragazza – dal punto di vista medico  – quella terribile notte a Caccamo, tra il 23 e il 24 gennaio scorsi. Delll’omicidio è accusato Pietro Morreale, fidanzato 19enne di Roberta, adesso in carcere.

“Roberta si è data fuoco e si è buttata“, ha detto il fidanzato per difendersi, ma la perizia del dott. Asmundo, lo smentisce.

Le parole usate dal consulente: “La morte è stata determinata da arresto cardio-circolatorio e respiratorio conseguente al gravissimo stato di shock causato dalle estese e gravissime ustioni del capo e soprattutto del tronco e degli arti superiori, fino alla carbonizzazione di ampi segmenti di superficie corporea”.

Il corpo di Roberta è stato  dunque dato alle fiamme prima di essere abbandonato in dirupo. Si è verificato uno “Shock primario”, ossia quando sistema nervoso, circolazione sanguigna e frequenza cardiaca smetto non di funzionare con regolarità.

Il perito è stato in grado anche di rintracciare i segnali dei danni al sistema nervoso tipici della “profonda angoscia e dall’intensissimo dolore certamente provenienti dalla stimolazione di recettori presenti nell’estesa superficie corporea interessata dall’ustione”.

Così Asmundo: ” si è “trattato di abbruciamento omicidiario essendo decisamente da escludere l’ipotesi suicidiaria, ovvero anche quella accidentale”.

Roberta era viva mentre il suo corpo veniva dato alle fiamme. Lo dimostra “il rinvenimento nelle vie aeree di materiale fuligginoso, indice di avvenuta respirazione durante la combustione degli indumenti indossati dalla vittima in corrispondenza di tronco ed arti superiori, pressoché totalmente inceneriti dalle fiamme”.

La speranza è che la povera Roberta avesse perso conoscenza e non si fosse resa conto di ciò che le stesse accadendo.

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