L’Autorità di distretto portuale ha rinnovato la concessione all’Enel dell’area portuale relativa al progetto di costruzione del Rigassificatore a Porto Empedocle, esterna al Molo di levante. L’autorizzazione è relativa – come si legge testualmente – ad una colmata mediante collocazione di materiale di dragaggio nell’ambito della costruzione del terminale di rigassificazione del progetto a Porto Empedocle”. Entro 20 giorni è possibile presentare osservazioni, opposizioni o istanze concorrenti per l’utilizzo della stessa area. Il progetto Enel originario, risalente a 10 anni addietro, ha previsto un investimento di 600 milioni di euro che, secondo gli esperti, oggi sarebbe da aggiornare con una spesa di quasi un miliardo. Per concludere l’opera sarebbero necessari 5 anni, impiegando quasi 1000 lavoratori tra diretti e indotto. Il rigassificatore a Porto Empedocle rifornirebbe l’Italia di 8 miliardi di metri cubi di gas all’anno, circa il 10% del fabbisogno nazionale, che attualmente è di 76 miliardi di gas all’anno. E ciò consentirebbe di ridurre la dipendenza dalla Russia, da cui importiamo 29 miliardi di metri cubi, che è il 39% delle importazioni totali, e dall’Algeria, da cui proviene circa il 28% del gas che utilizziamo.
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