Ribisi, “I tre leoni non ruggiscono più”

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Intervento della Divisione Anticrimine della Questura di Agrigento: sequestro patrimoniale a carico del palmese Nicola Ribisi.

A seguito di proposta del questore di Agrigento, Rosa Maria Iraci, e su disposizione della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, presieduto da Raffaele Malizia, i poliziotti della Sezione Anticrimine della Questura di Agrigento, diretti da Daniele De Gerolamo, hanno sequestrato, a fine di confisca, beni mobili e immobili per un valore di 750mila euro a Nicola Ribisi, 42 anni, ritenuto un esponente di spicco della Cosa Nostra di Palma di Montechiaro. Il sequestro comprende 7 rapporti bancari e finanziari, una mini-car, una villa residenziale con piscina costruita senza autorizzazione tra il 2007 e il 2008. Nicola Ribisi, già arrestato dalla Squadra Mobile di Agrigento nel settembre 2009, è stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione per associazione mafiosa e per essere stato incaricato dai vertici di Cosa Nostra di riorganizzare la famiglia mafiosa di Palma di Montechiaro. Ebbene, dalle indagini patrimoniali è emersa una sproporzione tra i redditi dichiarati e le spese accertate, in particolare per costruire abusivamente su un terreno agricolo, con pertinente magazzino di 24 metri quadri acquistato per un importo di 25mila euro, una villa di 252 metri quadri, vista mare, con piscina, con all’ingresso tre sontuose sculture raffiguranti leoni, ed assicurata per calamità per un controvalore di 750 mila euro. I tre leoni non ruggiscono più…

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