Regione: Giunta in cantiere?

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Il caso “Turano” alimenta il dibattito sulla ricomposizione del governo regionale. Gli interventi incrociati all’interno della coalizione a sostegno di Schifani.

La scintilla che ha infiammato il dibattito politico sulla ricomposizione della giunta regionale è insorta a Trapani dove si è imposto sugli avversari il candidato a sindaco, e sindaco uscente del centrosinistra, Giacomo Tranchida, che si è avvalso anche del sostegno dell’assessore trapanese della Lega, Mimmo Turano, con delega a Formazione e Pubblica Istruzione. Infatti Tranchida è stato appoggiato da dieci liste civiche, alcune con candidati del Partito Democratico e della Lega, che hanno rinunciato al proprio simbolo perché spaccati internamente. Ecco perché adesso si invoca una “verifica di governo” per rimuovere l’assessore Turano e, più in generale, rivalutare assetti e presenze in giunta. A fronte di ciò, tutte le forze politiche del centrodestra hanno sollevato gli scudi, dichiarandosi contrarie a ridiscutere sui propri assessori almeno fino alle elezioni Europee. Il presidente della Regione avrebbe quindi preventivato un “piano B”, ovvero la sostituzione di una o due caselle, o, più in breve, una rotazione di deleghe tra alcuni assessori. Contro Turano armeggiano Schifani e i “Fratelli d’Italia”. L’assessore è difeso a spada tratta dal partito, da Matteo Salvini, dal vice presidente della Regione, Luca Sammartino, e dalla deputata nazionale Valeria Sudano. E la segretaria regionale della Lega, l’eurodeputata agrigentina Annalisa Tardino, è intervenuta così: “Sarà fatta una valutazione dal partito, siamo dentro un partito con delle regole, ci chiariremo e decideremo cosa fare. Ci tengo a sottolineare che non sarà Fratelli d’Italia a decidere che cosa farà la Lega”. E Sammartino ha aggiunto piccato: “Potenzialmente si è tutti sottoposti al rimpasto”, scatenando l’immediata reazione del partito di Giorgia Meloni, che ha blindato i suoi tre assessori a fianco di Schifani. Il segretario regionale per la Sicilia Occidentale, Giampiero Cannella, ha puntualizzato: “Non siamo disponibili a un rimpasto che riguardi i nostri assessori, Elena Pagana, Francesco Scarpinato ed Elvira Amata. Dello stesso avviso, ma in modo meno perentorio, è la Democrazia Cristiana. Totò Cuffaro ha commentato: “Siamo molto rispettosi del lavoro e delle scelte che vorrà fare il presidente Schifani. Come partito riteniamo che i nostri due assessori, Andrea Messina e Nuccia Albano, stiano facendo un buon lavoro, per cui pensiamo da parte nostra di continuare a dare loro fiducia per rappresentare la Democrazia Cristiana dentro il governo. Riteniamo come sempre che la coesione e l’unità della coalizione sia un valore quando è unita e coesa non soltanto per affrontare le elezioni ma anche per continuare un percorso di governo con il presidente della Regione utile a fare crescere la nostra terra e metterla al servizio dei siciliani”. “No comment” tra gli Autonomisti e Forza Italia. Sotto traccia coverebbero tensioni tra l’assessore azzurro al Bilancio, Falcone, e Schifani, sulla riforma delle Camere di Commercio appena approvata in giunta, non con il voto di Falcone. Giovanna Volo invece sarebbe stata stabilizzata dalla nomina di Salvatore Iacolino come nuovo capo del Dipartimento pianificazione strategica dell’assessorato alla Sanità.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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