Ravanusa e la Festa di San Giuseppe: tra tradizione e devozione (foto)

Condividi

Anche quest’anno, a Ravanusa, grandi festeggiamenti in onore di San Giuseppe, uno dei santi più venerati nel comune agrigentino. La festa che si celebra in suo onore è molto suggestiva e fa parte delle tradizioni popolari di Ravanusa. I fedeli che hanno ricevuto una grazia particolare per intercessione del Santo allestiscono “la tavola”: si tratta di una esposizione di prodotti tipici locali, frutta, dolci, torte di varie forme e gusti, pani dalle forme più svariate, piatti preparati per l’occasione e bottiglie di vino, il tutto disposto su tavole riccamente ornate con tovaglie ricamante, statue raffiguranti i personaggi della Sacra Famiglia, lumi antichi, cesti di vimini, vasi e altri ornamenti. Oltre alle tavole alcune famiglie allestiscono delle cappelle, riproducono la grotta dove trovò alloggiò la Sacra Famiglia e preparano la recita che rievoca la persecuzione di Erode e la fuga in Egitto con i vari personaggi in costume: S. Giuseppe, la Madonna, Gesù Bambino, due Angeli e il portinaio.

Anche quest’anno sono state allestite diverse tavole (da privati e da varie associazioni locali) che sono state visitate, come da tradizione, da una moltitudine di persone uno o due giorni prima del giorno di San Giuseppe. Fra le altre, quella preparata dal CIF, con la partecipazione dei ragazzi disabili, e quella preparata, in un locale sito lungo il Corso della Repubblica, dal Convegno di cultura Maria Cristina di Savoia. L’associazione laicale e femminile, nata a Roma nel 1937 quale “Opera” dipendente dall’Unione Donne di Azione Cattolica, e riconosciuta dall’Autorità Ecclesiastica nel 1973, è sorta a Ravanusa 26 anni fa grazie al compianto padre Lana. La prima presidente fu Gina Noto Termini mentre attualmente la presidente del movimento di Ravanusa è Lilla Aronica. Sono stati esposti diversi prodotti destinati alla beneficenza (pasta, latte, riso, biscotti e quant’altro) disposti su una tavola coperta da un elegante tappeto e ornata da arance e limoni. In un angolo, inoltre, un quadro rappresentante il Santo, l’esposizione delle sue vesti e la scritta “W S. G.” (Viva San Giuseppe) creata con il pane.

Diverse, quest’anno, le manifestazioni collaterali organizzate in concomitanza della ricorrenza. Di rilevante importanza è stata la “Giornata della Testimonianza” in collaborazione con il Convegno di cultura Maria Cristina di Savoia che ha visto come madrina d’eccezione Claudia Koll. L’attrice, giorno 16 in mattinata, ha incontrato gli studenti del Liceo “Giudici Saetta e Livatino” mentre nel pomeriggio ha partecipato alla Santa Messa in onore di San Giuseppe portando la sua testimonianza. Negli anni 2000, infatti, alcune situazioni personali l’hanno portata ad avvicinarsi alla fede cattolica. In questo percorso hanno avuto un ruolo importante le letture d’infanzia della mistica carmelitana Teresa di Lisieux che le hanno suggerito il concetto di alleggerirsi dei fardelli pesanti, dei bisogni indotti e del superfluo per vivere più pienamente la dimensione spirituale della vita. La svolta avviene durante il Giubileo del 2000, quando accompagna la sua amica e coach americana a San Pietro per passare la Porta Santa. Nel 2005 decide di fondare l’associazione ONLUS “Le opere del Padre” con lo scopo di aiutare le persone con particolari sofferenze sia fisiche che psicologiche, soprattutto in Africa. Importante è stata dunque la sua testimonianza e il suo dialogo con i giovani. Ad animare la giornata il gruppo di canti popolari “La varrinedda”.

Il giorno di San Giuseppe, 19 marzo, il paese si è svegliato con l’”alborata”; in mattinata la tradizionale processione dei Sacri personaggi è culminata nella Sacra rappresentazione della fuga in Egitto. Nel pomeriggio, dopo la Santa messa solenne animata dal Coro polifonico “San Giacomo” con la presenza delle autorità civili e militari, si è svolta la rituale processione del simulacro di San Giuseppe per le vie cittadine, animata dal Corpo Bandistico “San Michele” città di Ravanusa. In piazza inoltre luminarie e fuochi d’artificio hanno arricchito la festa.

Purtroppo la sera il mal tempo non ha reso possibile l’esibizione dei Teppisti dei Sogni, prevista in programma. “Viviamo sempre il palco con grande passione ed energia – ha dichiarato il bassista della storica band, Gino Lana – e ogni volta ci sale l’adrenalina e la voglia di dare il massimo, dal unto di vista artistico e di interazione con il pubblico. Stasera dopo aver visto tutte quelle persone in piazza, accorse per seguire il nostro concerto, ci siamo entusiasmati. Poi, di colpo, è arrivata la gelata: concerto rinviato al 30 aprile per maltempo. In effetti la pioggia è caduta, le previsioni meteo hanno indicato piovaschi abbondanti che avrebbero impedito il concerto. La scelta prudente, quindi, di rinviare lo spettacolo ci può stare. Ci scusiamo per l’inconveniente. Un caro saluto a tutte e a tutti e a presto!”. Tutto rinviato, dunque, al 30 aprile. Intanto, però, la festa di S. Giuseppe si è conclusa. Anche quest’anno, ieri come oggi, tra tanta devozione e tradizione.

Ilaria Greco

Notizie correlate

Leave a Comment