Dopo il successo del film di Ficarra e Picone e del loro “il 7 e l’8”, arriva un altro scambio quello dell’8 e del 9. L’8 luglio l’Assemblea Generale della CGIL, convocata in tutta fretta, prenderà atto delle dimissioni di Massimo Raso ed eleggerà Alfonso Buscemi ed il 9 luglio la Funzione Pubblica Siciliana eleggerà la propria Segreteria.
Gli interessati fanno spallucce, ma la notizia circola da qualche giorno.
Si chiude dopo quasi 7 anni e mezzo la Segreteria di Raso, anche Lui arrivato “in corsa” dopo la decisione di Mariella Lo Bello di candidarsi a Sindaco di Agrigento nel 2012.
Anche allora il candidato doveva essere Buscemi, ma poi le cose andarono diversamente.
Tra i due non vi è ormai nessuna ostilità, Raso da Segretario è sempre stato unitario e nelle sue segreterie non sono mai mancati esponenti della Funzione Pubblica, persino lo stesso Buscemi. Ma, sicuramente, sono personalità diversissime e con un “corsus honurum” assai diverso. In comune hanno sicuramente la provenienza dal PCI e la vicinanza all’On. Capodicasa.
Raso viene dalla “Sinistra Extraparlamentare”, dal Movimento Studentesco, dal PdUP che poi confluisce nel PCI. Dalla “Giovanile Comunista” (allora diretta da un giovanissimo Giacomo Di Benedetto, alla CGIL.
Di Benedetto che, anni dopo, sarebbe diventato suo “suocero” avendo Raso sposato la figlia di Ester Vedova.
A 20 anni era Segretario della storica CGIL di Sciacca, quella di Accursio Miraglia e da lì in poi è un crescendo, Responsabile Provinciale dei CID (i Comitati per i Disoccupati) , Segretario generale degli Edili, Segretario della FILCAMS, in Segreteria con Mangione e con la Lo Bello, ed infine Segretario Generale. Ed ora con un biglietto per la Segreteria della FP Siciliana al posto di Buscemi.
Buscemi arriva alla Funzione Pubblica tardi, dopo esperienze politiche e di partito ad Aragona ed al fianco dell’On. Capodicasa. Prima in Segreteria con Contino, poi Segretario Generale della Funzione Pubblica Agrigentina e poi in quella Regionale.
Come sarà la CGIL di Buscemi? Presto per dirlo, sicuramente più aggressiva e meno conciliante col Sindaco Firetto di cui Buscemi è storicamente un fiero oppositore. Si annunciano scintille.
Soddisfatto per queste “operazioni” sembra essere Piero Mangione, lo storico ex Segretario, che si trova ad essere, incredibilmente, sponsor di entrambi: contento perché Raso trova “sbocco” a Palermo, naturale approdo per “sindacalisti in carriera” e giusto premio per 33 anni di impegno sindacale, ma anche per Buscemi che, sia pure con qualche anno di ritardo, finalmente vede coronare il sogno di “guidare” la CGIL Agrigentina cui potrà imprimere quello “scatto di reni” che le serve.
Da parte nostra, non possiamo che fare gli auguri ad entrambi: un territorio agli ultimi posti per qualità della vita e reddito, ha bisogno di un sindacalismo onesto che faccia sentire la propria voce, che si metta alla testa di rivendicazioni per questa terra.
La CGIL ha sempre avuto una parte non piccola nelle vicende sociali ed economiche di questa provincia e può continuare ad averla.
La politica del trasformismo….. Anzi dello scambismo..una sorta di do ut des…… il buon lavoro premia. W la democrazia, w la cgil, w il pensiero libero.