Processo al pluripregiudicato Calogero Sodano, il prossimo tre aprile potrebbe essere ascoltato il pentito Daniele Sciabica

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Come ormai è già noto il pluripregiudicato ex sindaco di Agrigento Calogero Sodano dovrà comparire il prossimo 3 aprile dinnanzi alla terza sezione della Corte d’Appello di Palermo dove è stato fissato il processo a carico dell’ex senatore, per definire se in realtà se Sodano fu eletto grazie un accordo elettorale con la mafia agrigentina (alla quale, secondo i giudici della Corte d’Appello lo stesso Sodano avrebbe ripagato mediante assegnazione di appalti ad imprese colluse con Cosa Nostra).

Come si ricorderà la Procura Generale della Corte di Appello di Palermo, nella persona del Procuratore Generale Giuseppe Fici, si era opposta alla assoluzione ottenuta dal noto pregiudicato agrigentino; ben 115 pagine dell’atto di appello dove, secondo la Procura Generale non solo “la mafia era presente al Comune di Agrigento ma esisteva un sostanzioso rapporto tra l’ex sindaco Sodano e gli interessi mafiosi, sia in ordine agli appalti del depuratore, delle opere di Favara Ovest, sia in ordine ai sostegni elettorali richiesti ed ottenuti dal Sodano nelle elezioni del 1993”.

Ed in questo contesto, come richiesto nell’atto di appello dell’avvocato Giuseppe Arnone, potrebbe essere sentito il pentito Daniele Sciabica. Nel 1993, nel corso delle elezioni comunali, Daniele Sciabica era ancora libero ed era divenuto uno dei punti fermi della cosca emergente facente capo alla “Stidda”.

Sarà il Procuratore Generale dott. Vittorio Teresi a rappresentare la pubblica accusa durante il processo.

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