Di Danila Bonsangue.
A Caltanissetta, così come a San Cataldo, ormai è fuori controllo la gestione dei pazienti Covid a domicilio e dei soggetti in quarantena. Una donna di Caltanissetta è esasperata e racconta: “ Sono una cittadina onesta, il 25 dicembre ho accusato sintomi Covid, febbre e perdita di gusto e olfatto, ho fatto un tampone rapido a casa e sono risultata positiva. Mi sono autodenunciata sul portale dell’Asp e posta in quarantena. Non volevo contagiare altre persone, come purtroppo qualcuno fa stando in giro pur essendo positivo. Il risultato? Dall’Asp non mi ha contattata nessuno. Nessuno è venuto a farmi un tampone molecolare, nessuno mi ha dato aiuto! Sono sola a casa con due figli, uno è minorenne. Sono stanca, senza forze. Ho inviato 15 mail all’Asp e 2 le ha inviate il mio medico curante. Ho fatto circa 1500 chiamate e finalmente mi hanno risposto dicendomi “Venga lei a fare il tampone”. Ho risposto: Come vengo io? Non ho l’auto! Non posso prendere l’autobus e chi mi accompagnerebbe sapendo che sono positiva? Nessuno è ancora venuto a casa mia. Ho patologie soffro di tromboflebite, il mio medico curante mi sta facendo assumere calciparina, cortisone e antibiotici. Soffro di ipertensione. Non sono vaccinata perché esonerata dall’Asp. Ho chiamato polizia, carabinieri e vigili urbani, è possibile che oggi 2 gennaio dall’Asp non si è visto nessuno?”
