Pietra tombale sui rifiuti radioattivi?

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Proficua seduta della Commissione Territorio e Ambiente all’Assemblea Regionale. Coro di no alle scorie radioattive da sotterrare anche in Sicilia

Il governo Musumeci ha approvato una delibera in cui, in riferimento ai quattro siti siciliani candidati ad ospitare rifiuti radioattivi, si ribadisce: “La natura insulare, di per sé, rappresenta un elemento ostativo alla creazione di un Deposito di rifiuti nucleari in Sicilia in ragione del rilevantissimo rischio di incidente connesso al trasporto dei materiali radioattivi per via terra e per via mare”. “E la maggior parte dei rifiuti al momento è al nord” – ha sottolineato l’assessore a Territorio e Ambiente, Toto Cordaro, che ha partecipato ad una seduta nel merito della Commissione Territorio e Ambiente presieduta dall’agrigentina Giusy Savarino. Ancora nella delibera approvata, il governo regionale ricorda che in Sicilia sono stati riconosciuti sette siti Unesco e due geoparchi Unesco, di cui uno proprio nel Parco delle Madonie, territorio di Castellana Sicula, e Petralia Sottana, ovvero due delle quattro aree individuate per sotterrare scorie radioattive”. Ed ancora l’assessore Cordaro precisa che dei 67 siti in tutta Italia individuati come potenzialmente idonei a ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi che sorgerà in una di queste aree, 12 sono ritenuti ‘molto interessanti’, 11 ‘interessanti’ e 44 ‘meno interessanti’: ebbene le quattro aree della Sicilia rientrano tra le ‘meno interessanti’”. Ed a conclusione della seduta della Commissione Territorio e Ambiente, i componenti del Movimento 5 Stelle, ossia Giampiero Trizzino, Stefania Campo e Stefano Zito, commentano: “Ne eravamo certi prima, lo siamo ancora di più ora: il deposito di scorie radioattive in Sicilia non ci sarà mai. Il coro di no in Commissione Ambiente dell’Assemblea Regionale da parte dei sindaci delle aree chiamate in causa dalla Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (la CNAPI) è una sorta di pietra tombale sull’eventualità di un sito di stoccaggio in Sicilia”. Alla riunione della Commissione hanno partecipato anche i sindaci dei Comuni interessati, dunque Trapani, Castellana Sicula Petralia Sottana, Butera, e Calatafimi Segesta. Ed i deputati 5 Stelle aggiungono: “Il coro del no è stato unanime. Le condizioni geografiche, le infrastrutture, il carattere insulare, nonché i siti di pregio agricolo hanno portato gli amministratori locali a non accettare la proposta della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee. Ricordiamo che questa Carta è solo una proposta e nulla di definitivo, sulla quale si devono determinare le amministrazioni locali coinvolte. Essendo queste tutte in linea nel non accogliere la proposta, ed essendo questa anche l’idea del Governo regionale, la Sicilia – lo possiamo dire senza incertezze – si dichiara unanimemente contraria ad ospitare il deposito nazionale delle scorie radioattive”.

 

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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