Paventata chiusura condotta agraria di Canicattì, è polemica tra il sindaco Ventura e l’on. Pullara. Il sindaco: “Pullara, chi ti ha visto? Il grande merito va all’on. Roberto Di Mauro”

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Scoppia la polemica sui social e subito diventa un caso

A Canicattì si sta facendo di tutto per evitare la chiusura della sede della condotta agraria cittadina. A tal proposito negli ultimi tempi si sono realizzati incontri, lavori, discussioni e interventi per scongiurare tale evenienza.

L’ostacolo ormai è quasi del tutto superato e adesso è arrivato (come spesso accade in politica) il momento di accaparrarsi i meriti. Ed in questo contesto, dalle parole del sindaco di Canicattì Ettore Di Ventura sembrerebbe che sia uscito allo scoperto l’on. Carmelo Pullara il quale avrebbe intestato alla sua persona tutti gli interventi atti a mantenere aperta la sede della condotta agraria di Canicattì.

Il sindaco, pur sottolineando che ogni intervento sia ben accetto, da destra a sinistra, purchè sia costruttivo per la città, ha tenuto a precisare che l’on. Pullara in questa vicenda è stato semplicemente assente. Non solo, Di Ventura ringrazia palesemente il vice presidente dell’Ars on. Roberto Di Mauro per tutti i suoi interventi decisivi e risolutori a favore della permanenza della sede della condotta agraria.

Pubblichiamo, di seguito, alcuni stralci delle dichiarazioni del sindaco Di Ventura: “In riferimento al mantenimento della sede della condotta agraria a Canicattì, è doveroso da parte mia, precisare alcuni aspetti e al contempo esprimere gratitudine. In effetti non sarebbe stato necessario se qualcuno non si fosse improvvisamente palesato a cose fatte, a raccogliere il frutto del lavoro di altri”.

“Ritengo – continua Ventura – che occorrerebbe superare un modo di fare politica del tutto vecchio e deleterio per il territorio, un modo di fare politica in cui pur di primeggiare si calpesta un lavoro superpartes e trasversale, che non cerca trionfalismi. È per questo che voglio ringraziare chi ha fatto propria un’istanza proveniente da un territorio importante, come è quello di Canicattì e del suo hinterland. E quindi al termine di un serio lavoro di squadra operato dalla mia Giunta, avviato già nel mese di settembre 2019, ma anche grazie al coinvolgimento dell’onorevole Roberto Di Mauro, Vice Presidente dell’ARS, che ha fatto da tramite e agevolato gli incontri istituzionali tra i vertici dell’ESA, i dirigenti regionali e questa amministrazione, la Condotta Agraria rimarrà nella nostra città. Come detto è stato un lavoro lungo e complesso, non certo limitato a qualche telefonata. Così la nostra Giunta, in primis il vicesindaco Di Fazio e l’assessore Di Benedetto, ha trovato la disponibilità e l’incessante interessamento dell’onorevole Di Mauro, che non ha avuto alcun dubbio che, per il bene di tutto il territorio, non solo di Canicattì, la nostra Condotta Agraria non doveva chiudere. Diversi mesi di incontri e interlocuzioni continui. E non posso non dire che in nessuno di questi incontri abbiamo anche solo intravisto la presenza di colui il quale, oggi, vuole mettersi alla guida del carro del vincitore. Il mio auspicio, come amministratore, è di non dover continuare ad assistere ad un modo di fare politica distante da quelle azioni di supporto ad un territorio e alle aziende agricole che vi operano, unico vero volano economico. Chi ha a cuore gli interessi del territorio, ed ha la volontà di dare il proprio contributo, lo faccia in sinergia con chi, quel territorio, ha il compito di amministrarlo. Qualunque aiuto che possa portare al bene comune sarà ben accetto, da qualunque parte provenga, e avrà il giusto riconoscimento”.

Sulla vicenda sono anche intervenuti anche il vicesindaco di Canicattì Giangaspare Di Fazio e l’assessore Fabio Di Benedetto, i quali non sono stati certamente teneri nei confronti dell’on Carmelo Pullara.

Scrivono: “Ringraziamo l’onorevole Pullara per le belle parole e per l’interesse che continua a mostrare per la nostra città. E siccome ha ben detto il nostro sindaco Di Ventura, a noi non interessano i trionfalismi, non abbiamo nessuna difficoltà a condividere con lui i meriti di un buon risultato per la città. Del resto la condivisione è una regola di buona educazione, fin da piccoli, quando ci veniva insegnato a far giocare gli altri bambini con i nostri giocattoli. E sarà contento anche il nostro sindaco, perché l’onorevole ha colto nella sua persona delle doti, delle abilità per un nuovo impiego. E se lo dice lui, che è un ufficio di collocamento ambulante, è una garanzia di successo. Del resto, che è un esperto di gente che lavora, lo si capisce andando a vedere chi sono i suoi seguaci a Canicattì: dal Matusalemme della politica, campato dai soldi pubblici, “ma grande lavoratore” a detta delle zie (miracolato a detta di altri, sicuramente invidiosi), al politico per interposta persona (anch’egli aspirante miracolato, sempre a detta degli invidiosi). Insomma, tutte persone che di bene ne hanno fatto a volontà, ma non per Canicattì. Come dice lui, tra pochi mesi si vota. Vedremo questi suoi seguaci che sapranno proporre per la città, quali innovazioni, quali rivoluzioni”.

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