Ospedale di Sciacca, Razza attacca i sindaci e difende il commissario Firenze

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L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, si dice dice “sconcertato dalle polemiche sull’ospedale di Sciacca”. Lo fa in una dichiarazione in cui precisa che il “Giovanni Paolo II è oggetto di investimenti e attenzioni come non mai, da quando è in carica il governo Musumeci”.

Razza considera “molto grave  che vengano riferite notizie scientificamente infondate, che rischiano di mettere in allarme la popolazione e non è più tollerabile l’istigazione continua dell’opinione pubblica soprattutto da parte di chi riveste ruoli istituzionali”. Appare fin troppo evidente il riferimento ai sindaci del territorio che chiedono chiarezza e trasparenza sulla trasformazione dell’ospedale di Sciacca.

” Quella adottata da Firenze- stando a quanto riferisce l’assessore Razza- è una prassi attuata anche nei principali ospedali italiani, dove si opera in altissima complessità-. E’ la rigidità delle procedure e dei comportamenti a fare la differenza, questo dovrebbe essere noto a tutti proprio a Sciacca, dove si è registrato il primo focolaio ospedaliero non per la presenza di un’area Covid, ma per comportamenti poco ortodossi e fuori dalle linee guida”.

L’ospedale di Sciacca – dice Razza – è la stessa struttura destinataria di importanti interventi strutturali e del potenziamento della terapia intensiva che questa polemica pretestuosa rischia di privare. Occorre, invece, continuare a lavorare in sicurezza e rendere un servizio pubblico degno ai cittadini che è l’obiettivo affidato al servizio sanitario agrigentino”.

L’Assessore Razza dimentica che a chiedere lumi, spiegazioni, trasparenza, sono diversi sindaci del territorio, sindacati, comitati, amministratori e politici locali, compresi deputati regionali e nazionali del territorio.

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