Ospedale di Sciacca e Agrigento in aiuto ai reparti di cardiologia di Licata e Canicattì

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Dopo le varie prestazioni aggiuntive in favore dei reparti di cardiologia di altri presidi ospedalieri della provincia, cardiologi ed emodinamisti del Giovanni Paolo II di Sciacca vengono chiamati a supplire i limiti di personale con disposizioni temporanee.

E’ di poche ore fa la disposizione che trasferisce, per un periodo di 30 giorni, da domani fino al 15 settembre, un cardiologo emodinamista dell’ospedale di Sciacca nel reparto di cardiologia dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata, dove a quanto pare le carenze stanno toccando tutti i reparti. L’iniziativa del direttore del Dipartimento cardiovascolare dell’Asp di Agrigento riguarda anche un  medico del San Giovanni di Dio di Agrigento che deve andare al Barone Lombardo di Canicattì (quindi due trasferimenti) e viene descritta come “mobilità d’urgenza” al fine di garantire l’attività delle due unità operativa di cardiologia  di Licata e Canicattì “specialmente nell’attuale momento emergenziale e al fine di assicurare ottimali livelli assistenziali in favore delle popolazioni ricadenti nei due distretti sanitari”.

Il provvedimento non sarebbe stato accolto a braccia aperte dagli operatori sanitari di Sciacca e Agrigento, dove comunque la situazione personale al momento non fa emergere particolari criticità, anche se entrambe avranno per un mese un’unità in meno, ma conferma le difficoltà complessive della sanità agrigentina in materia di risorse umane.

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