Ospedale di Agrigento, reparto di Scienze Radiologiche, l\’avv. Giuseppe Lo Dico scrive una lettera di ringraziamento e di congratulazioni

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Riceviamo e pubblichiamo.

Egr. Direttore,

mi permetto di approfittare della disponibilità del Suo Giornale per complimentarmi pubblicamente con il personale amministrativo e sanitario del “Reparto di Medicina Nucleare” del nostro ospedale San Giovanni di Dio, nonchè con il dott. Angelo Trigona, Capo Dipartimento delle Scienze Radiologiche fino a qualche giorno fa e con il primario dott. Antonio Garufo, rimasto sulla stessa scia dettata da Trigona.

Invero, recatomi ieri presso detto Reparto per un particolare esame specialistico di una mia congiunta, ho avuto la piacevole “sorpresa” di rapportarmi, sia con del personale amministrativo di encomiabile disponibilità anche per risolvere problemi tecnici esulanti dallo loro specifica attività, sorti in ordine alla registrazione della prenotazione ed agli adempimenti successivi, sia con il personale medico, dotato sicuramente di altissima professionalità, ma soprattutto di grande gentilezza anche nel gestire il rapporto umano con il paziente.

Infatti, oltre a spiegare approfonditamente, con termini accessibili anche ai comuni mortali, la tipologia di esame, i rischi e le finalità, la Dott.ssa Ilaria Gelo, al fine di mirare l’attività diagnostica ed evitare abusi di radiazioni, ha voluto confrontarsi, sia con la neurologa di Ns fiducia – è nato un colloquio degno di un convegno -, sia con il medico di base; tutto ciò al fine di meglio tutelare l’utente.

Caro Direttore, si potrebbe dire che questi professionisti hanno fatto il loro dovere, ma, a parte il fatto che non sempre la gentilezza e la cordialità si accompagnano alla professionalità, il loro comportamento e la funzionalità del reparto colpiscono sicuramente di fronte ad altre tristi condizioni come, per esempio, quella del pronto soccorso, dove arcaici problemi, mai risolti, riportano alla mente il lazzaretto di manzoniana memoria.

Trovarsi di fronte a questa bella realtà fa sicuramente ben sperare per la nostra assistenza sanitaria.

Chi può, rifletta.

Grazie

Avv. Giuseppe Lo Dico

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