La Guardia di Finanza e la Procura della Repubblica di Sciacca, nell’ambito di un’inchiesta, intitolata “Conto salato”, contro le truffe sui finanziamenti nazionali ed europei, hanno sottoposto a sequestro per equivalente beni per 1 milione e 93mila euro. A tanto ammontano i fondi che sarebbero stati indebitamente percepiti per la costruzione di una struttura di trasformazione e conservazione di prodotti ittici freschi. Sono stati denunciati a piede libero 5 indagati, tutti di Sciacca, per concorso in falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, truffa aggravata per il conseguimento di pubbliche erogazioni, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per oltre 3 milioni e 260mila euro, ed autoriciclaggio di denaro per circa 1 milione e 500mila euro. Le indagini, intraprese due anni addietro, hanno svelato le attività illecite di tre società appositamente utilizzate per percepire, indebitamente, finanziamenti pubblici, con documenti falsificati e avvalendosi anche di professionisti compiacenti che avrebbero attestato il falso.
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