“Open Arms”, trasbordo minori e ispezione

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Trasbordati 27 sedicenti minori dalla Open Arms. Esito negativo dell’ispezione sanitaria a bordo compiuta dalla Procura di Agrigento. La Spagna offre un porto di sbarco.

La Procura della Repubblica di Agrigento ha compiuto un’ispezione sanitaria, che si è protratta oltre 3 ore, a bordo della nave della ong spagnola Open Arms, ormeggiata a poco più di cento metri dalla costa di Lampedusa e carica di 107 migranti soccorsi lo scorso primo agosto a largo della Libia. Altri 27, sedicenti migranti minorenni non accompagnati, sono stati invece trasbordati sulle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza e condotti a terra, al molo Favarolo. Si tratta di 13 eritrei, un etiope, un nigeriano, un egiziano, 5 del Sudan, 2 del Chad, 2 del Gambia, uno del Mali, e uno del Ghana.

Tra i 27, di età dai 14 ai 17 anni, 8 hanno dichiarato dopo lo sbarco di essere maggiorenni: così ha reso noto il ministero dell’Interno. E secondo il responsabile del poliambulatorio di Lampedusa, Francesco Cascio, le condizioni di salute dei 27 sono buone, “tanto che – ha spiegato il medico ex presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana – all’arrivo in banchina sono stati visitati dallo staff medico e, non avendo alcuna patologia, sono stati condotti direttamente nell’hotspot dell’Isola”. Inoltre, dall’ispezione sanitaria a bordo della Open Arms, disposta dalla Procura di Agrigento, non sarebbero emerse particolari criticità igieniche e sanitarie tali da giustificare lo stato d’emergenza.

Nel frattempo, il premier spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato di avere offerto il porto di Algeciras, in Andalusia, e poi la più vicina Palma di Maiorca, per lo sbarco dei migranti a bordo della nave Open Arms. E lo stesso Sanchez ha scritto su Twitter: “La Spagna agisce sempre nelle emergenze umanitarie. E’ necessario stabilire una soluzione europea, ordinata e di supporto, che guidi la sfida migratoria con i valori del progresso e dell’umanesimo dell’Unione Europea”. Roberto Gatti, presidente di Open Arms, ha risposto a Pedro Sanchez così: “Da Lampedusa ad Algeciras o a Palma di Maiorca ci sono diversi giorni di navigazione, ed è realmente inverosimile poter viaggiare con 107 persone a bordo in queste condizioni”.

Ancora nel frattempo l’Open Arms ha diffuso un messaggio e ha scritto: “Continua l’abuso di coloro i quali pretendono di coprire un fallimento politico provocando sofferenze non necessarie ai più deboli. 107 persone e 19 membri dell’equipaggio continuano a soffrire a bordo. Miserabile. Miserabile è chi utilizza 107 esseri umani ‘senza nome’ e dei volontari come ostaggi per fare propaganda xenofoba e razzista, complici tutti quelli che lo permettono e si prendono gioco del loro dolore”. E il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha replicato: “Da 18 giorni, invece di andare in un porto spagnolo, questi ‘signori’ tengono in ostaggio gli immigrati a bordo (fra cui finti malati e finti minorenni) solo per attaccare e provocare me e l’Italia. Non mi fate paura, mi fate pena. Io non mollo”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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