Non provocò alcun pericolo di naufragio, assolto imprenditore di Lampedusa

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L’imprenditore Nino Di Maggio, proprietario dell’imbarcazione denominata “ La Quarta Isola”, è stato assolto dall’accusa di avere provocato il pericolo di naufragio.

La “Quarta Isola” è un’imbarcazione autocostruita assai nota nelle Pelagie per avere ospitato anche rinomati personaggi della musica e dello spettacolo.

Il proprietario Nino di Maggio, titolare di un cantiere nautico e costruttore dell’imbarcazione, un quadrimarano su due livelli, era stato tratto in un giudizio con l’accusa di avere provocato, ad avviso della Guarda Costiera, il pericolo di naufragio per avere imbarcato nel corso di una serata danzante fuori porto circa 160 persone, rispetto alle 90 che l’imbarcazione era abilitata a trasportare.

I fatti risalgono all’estate 2016, e il processo ha preso le mosse da un’informativa a firma dell’allora Comandante della Capitaneria di Porto di Lampedusa, secondo la quale l’imprenditore avrebbe imbarcato circa 160 persone a bordo dell’imbarcazione in tal modo esponendoli al pericolo di naufragio.

Il difensore dell’imputato, Avv. Angelo Farruggia, ha sostenuto che non vi fosse prova della compresenza di 160 persone a bordo, poiché la Capitaneria si era limitata ad osservare da lontano l’imbarcazione, senza procedere alla identificazione dei soggetti presenti sulla stessa.

In ogni caso, ha sostenuto il difensore, le caratteristiche tecniche dell’imbarcazione, non verificate dalla Capitaneria, per dimensioni, forma e peso, erano tali che anche nell’ipotesi in cui fossero stati presenti 160 persone, anche per le ottime condizioni meteo, non poteva configurarsi alcun pericolo di naufragio.

La tesi sostenuta dalla difesa ha trovato piena conferma in una perizia tecnica disposta dal Tribunale,  affidata all’Ing. Guagenti.

Il Tribunale di Agrigento, in persona del Dott. Sciarrotta, quindi, accogliendo le istanze del difensore, ha assolto l’imprenditore perché il fatto non sussiste.

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