Morte e misteri tutti agrigentini. La stagione del Pirandello tabù per tutti. Iniziative di natale e capodanno, il buio totale. Il convegno di Studi Pirandelliani a Palermo perchè ad Agrigento è antipatico a qualcuno o alla politica. Sindaco se vogliamo arrivare quasi vivi al 2025 non è questa la strada giusta da intraprendere

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L\’amministrazione comunale non deve avere soggezione di alcuno. Non può e non deve amministrare per come si deve solo perchè 4 odiatori sociali (già detrattori) sbraitano perchè non hanno avuto il compensino o perchè comunque devono passare gran parte dei propri giorni a dinnanzi ad una tastiera a causa di una devianza personale che li induce a simili comportamenti.

Al 3 dicembre non si conosce alcun programma per tutte le festività natalizie. Anzi, è stato demandato ad altri (inopinatamente) il \”lusso\” di portare proprie idee per poi decidere sul da farsi.

Da almeno un mese c\’è un programma relativo alla stagione teatrale del Pirandello e nessuno sa nulla. Il tutto perchè antipatie personali o ripicche politiche frenano ed ostacolano pericolosamente il nome della città di Agrigento verso quella Capitale del 2025 a cui tutti riponiamo tanta fede.

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Ma la fede deve essere accompagnata anche di una bona dose di forza di volontà per portare avanti iniziative e idee per approdare nel 2025 in modo dignitoso. Non è possibile che per fare la guerra a quelli di Fratelli d\’Italia (che straordinariamente bene hanno fatto negli anni passati in tutti i periodi dell\’anno) perchè altri pezzi di politica vogliono tentacolare teatro e teatranti per farli di propria gestione.

Che piaccia o no, lo scorso anno Agrigento con Achille Lauro ha fatto il botto. Capodanno meraviglioso e tutti felici e contenti. Ha stravinto anche Orietta Berti, tra mille detrattori, gufi, deviati e psicopatici la quale ha riempito una piazza di San Leone come mai era accaduto.

A luglio scorso Giusi Ferreri ha riempito piazza Marconi come non mai. Altro successo. E siccome dietro un successo dell\’amministrazione Miccichè c\’è una insoddisfazione lancinante per leoni della tastiera, ecco l\’enorme spargimento di fango contro tutto e contro tutti. Ladri, disonesti, farabutti, incompetenti, mangiatari e criminali.

Risultato? Fermiamo tutto, approssimiamo, attenti a quella gente e così via dicendo. Eh, no, cara amministrazione e caro sindaco Francesco Miccichè, così non va proprio. Stiamo perdendo e stiamo perdendo tutti perchè lei deve dare conto e ragione ad alcune correnti politiche che vogliono intrufolarsi in settori dove altri hanno fino ad ora fatto benissimo. Sindaco, l\’importante è non rubare e portare avanti iniziative anche costose ma certamente di spessore, come quelle che abbiamo già visto.

Anche il 60° Convegno Internazionale di Studi Pirandelliani ormai è appannaggio di Palermo e dei palermitani. Caro sindaco, veda che Pirandello è nato tra la Marina e Girgenti nel cuore di un tratto di costa assolutamente eccezionale (dove oggi vogliono ficcare un enorme e mostruoso rigassificatore). Non è nato a Vucciria di Palermo, ma qui, da noi, nella nostra città, nella città che lei amministra e che dovrebbe tutelare dalle beghe politiche o da quatto miserabili magnacci.

Come si fa a non far tornare ad Agrigento il Convegno di Studi Pirandelliani? Come si fa a rinunciare a centinaia e centinaia di milioni di euro pur di non avallare una iniziativa internazionale e certamente fra le più importanti in Sicilia solo perchè questo o quello a qualcuno sta antipatico?

Sindaco, quattrocento persone ad Agrigento per cinque giorni, oltre al lustro di professori di enorme spessore, danno un corposo respiro di sollievo economico ad una intera città, agli alberghi, agli indotti, ai bar, ristoranti, alla morta via Atenea. Come si fa a rinunciare a tutto ciò?

E dire che il Parco Archeologico è pronto a far tornare nella Valle dei Templi l\’importante iniziativa, giusta locazione che merita Luigi Pirandello in quanto non solo figlio di questa terra ma che al momento opportuno, per sentirsi belli e accattivanti, lo chiamiamo in causa per sentirci più importanti. E Pirandello è stato una delle principali cause a favore di Agrigento per il 2025; certamente ha avuto la sua influenza! All\’epoca conveniva a tutti. Oggi, un Convegno Internazionale è uguale al nulla.

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Dicevamo del Parco. Abbiamo sentito il Direttore, Arch. Roberto Sciarratta, il quale non solo si è mostrato dispiaciuto per la migrazione de Convegno, ma si dichiara pronto ad abbracciare il suo ritorno.

E\’ possibile che ad un passo dal 2025 in questa maledetta città si rinuncia anche ad iniziative di così grande importanza perchè ci sono delle antipatie? E\’ possibile che gli agrigentini non debbano sapere il cartellone della stagione teatrale del Pirandello perchè altre fette di politicanti (tra cui qualche new entry) vuole azzannare foyer, palchi e palcoscenico del bel Teatro agrigentino?

E possibile che il 3 dicembre non sappiamo come passeranno il capodanno coloro i quali vogliono rimanere in città e godersi le cose di casa propria perchè voi non avete deciso una mazza? Ma in quali altri città italiane, Miccichè e amministrazione tutta, si vedono queste sconcezze? E poi ci lamentiamo che siamo indietro, che non siamo pronti, che siamo in ritardo? Ma per forza sindaco, se i primi a frenare siete proprio voi con le vostre beghe

E\’ possibile che il ragliare di quattro asini vi tolga di mano una situazione che con il vostro comportamento (non il loro, sindaco, non il loro, perchè loro ragliano e basta) rischia seriamente di frenare un percorso diretto a quella famosa data?

Un consiglio fraterno, sindaco Francesco Miccichè: Cambiamo Rotta!

Ma stavolta seriamente però…

 

 

 

 

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