“Morte bianca” Giovanni Callea a Licata, cinque rinvii a giudizio e un patteggiamento

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La giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, ha rinviato a giudizio cinque imputati di omicidio colposo a seguito della morte di Giovanni Callea, 44 anni, di Licata, l’operaio folgorato da una scarica elettrica l’11 maggio del 2017 in un cantiere a Licata in contrada “Piano Bugiades”. Saranno sottoposti a processo gli imprenditori Valerio Peritore, 51 anni, e Angelo Incorvaia, 56 anni, titolari della impresa Omnia che commissionarono le opere, poi Sonia Carità, 38 anni, Francesco Urso, 39 anni, legali rappresentanti della Betonmix che fornì il calcestruzzo, ed Enrico Angelo Florio, 42 anni, altro operaio la cui condotta presunta imprudente avrebbe concorso nel provocare la scarica elettrica. L’imprenditore licatese Carmelo Spiteri, 53 anni, titolare dell’impresa “Casa sicura società cooperativa”, incaricata della esecuzione delle opere, ha patteggiato la condanna ad 1 anno e 10 mesi di reclusione.

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