Marili Chiapparo sui fatti incresciosi al Consiglio comunale di Favara. Riceviamo e pubblichiamo

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Quando è troppo, è troppo.  Per cinque anni sono stata consigliere di opposizione.

Un ruolo che ho svolto con impegno. Spesso, con toni accesi. Ma mai avrei immaginato di assistere ad un indecoroso consiglio comunale come quello di ieri sera.

La politica – si sa – è fatta di confronto, di scontro e perché no? anche di attacchi, ma quanto avvenuto in quel civico consesso non ha scusanti.

Un modo di fare arrogante ed un comportamento dispotico che non deve e non può appartenere al primo cittadino che, rappresentante delle istituzioni, ha dato il cattivo esempio di chi è sull’orlo di una crisi di nervi.

La dura reprimenda del sindaco all’indirizzo dei consiglieri comunali per zittirli e le “inappropriate” parole dell’assessore sull’aumento della Tari a danno dei contribuenti che, di fatto, si scontrano con una realtà socio-economica drammatica, sono riusciti a trasmettere alla Città il messaggio che si è davvero toccato il fondo.

Un comportamento offensivo che fa male a tutti e che pesa come un macigno, specie per l’umiliazione che ha dovuto subìre la Città; una Città che aspetta risposte e non altro.

Marilì Chiapparo

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