Mangia e passia: ma che razza di festa è?

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Sono già 4 gli anni che il Comune di Ioppolo Giancaxio sovvenziona una festa denominata “mangia e passia” che si tiene nel piccolo Comune agrigentino. La festa ha un marchio: Legambiente.

Gli organizzatori (solo Legambiente nella persona di Claudia Casa e un pizzico di Pro Loco) ogni anno, a fine manifestazione sciorinano interviste a destra e a manca e si lasciano andare a commenti davvero strabilianti circa la riuscita dell’evento, milioni e milioni di partecipanti, grande successo, persone che vengono da ogni parte della zona limitrofa e così via dicendo. Poco ci manca e Legambiente chiederà l’inserimento di mangia e passia come Patrimonio dell’Umanità.

Ma quando mai? Anche noi siamo stati in almeno due edizioni, tra cui quella di 48 ore fa, e francamente tutta questa gente venuta da fuori (tranne qualche sporadicissimo caso come quello del sottoscritto) non l’ha vista nessuno. Solo l’organizzatrice ha la capacità di sognare ad occhi aperti.

Une ressa dinnanzi alla sasizza prima che ti arrivi un buon panino. Ne corre di tempo prima di poter azzannare il bocconcino che ti verrà dato (dietro pagamento di una somma); una ressa (civilissima), qualche raccomandato che sorpassa gli altri; e per i comuni mortali una attesa che dura una infinità. Molti hanno rinunciato al panino con la meusa perchè dietro il pentolone che brulica di sugna c’era un popolo. Attenzione però. Chiariamo cosa vuol dire popolo onde evitare che la rappresentante di Legambiente possa iniziare a fare salti di gioia e una spericolata gimkana con motorino senza mettere le mani sul manubrio. E’ una festa, d’accordo, ma una festa solo ed esclusivamente per i giancascesi i quali ogni anno si ritrovano a gustare prelibatezze che in realtà potrebbero trovare sempre in qualsiasi giorno dell’anno.

Dunque, nessun ritorno economico (almeno far prendere le spese al Comune che comunque il contributo lo da). I soldi partono da via Porta Agrigento e si fermano in Viale dei Pini, nei pressi del cimitero. Per essere più chiari: i soldi escono dalla tasca destra e poi vanno a finire nella tasca sinistra. Ma l’olio da friggere è sempre quello. Alcune persone, parola del sottoscritto, per non assistere impavidamente alla ressa hanno preferito tornare a casa e gustare magari una deliziosa pastina con tanto di dado Knorr.

Dunque, nessun ritorno, nessun pregio, nesssuna offerta vantaggiosa, nessun pro per una manifestazione (?) che sembra un vuoto a perdere (tranne per le macellerie). E gli altri stand arrivati in piazza con tanta speranza per i propri prodotti hanno chiuso la baracca non certo sprizzando gioia da tutti i pori. I soldi non girano se non all’interno dello stesso posto. Della serie: tu chi mi dasti e iu chi ti detti.

Ha un senso tutto ciò?

E intanto prepariamoci ad assistere alla quinta edizione…

 

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3 Thoughts to “Mangia e passia: ma che razza di festa è?”

  1. Capodicasa Salvatore

    Che razza di festa è “mangia e Passia”? E’ giusto rispondere alla domanda posta dal giornale. Sono Amministratore Comunale e responsabile dei rami assessoriali coinvolti nella manifestazione. Occorre precisare innanzitutto che il comune di Joppolo Giancaxio non si limita a sovvenzionare, ma è parte attiva nell’organizzazione, insieme alla Pro Loco (non un pizzico), nella figura del suo Presidente. Mangia e Passia si inquadra nella cornice della campagna nazionale, di Legambiente “Voler bene all’Italia, la festa dei piccoli centri”, alla quale il nostro comune ha aderito circa un mese e mezzo fa. Lo scopo della manifestazione è quello di valorizzare i centri minori. E, visti i risultati, ci siamo riusciti. Se è stato un successo lo dice lo stesso articolo quando parla di code enormi in tutti gli stand e non solo in quelli citati. E’ stato il Comune a chiedere a Legambiente di coorganizzare l’evento e non il viceversa come sembrerebbe dall’articolo. Non spendiamo soldi inutilmente! Legambiente nè nazionale nè locale hanno ricevuto o riceveranno un euro nelle loro tasche. Qual è il fine del Comune? Quello di attirare visitatori e far funzionare le attività economiche locali. Sfido l’articolista a chiedere se hanno funzionato alla grande (e non solo le due citate). La partecipazione è stata enorme. Se era dei soli giancascesi, non ci potevano essere le file agli stand. Il fine di Legambiente è quello di promuovere un suo evento. Sia noi che loro abbiamo come obiettivo l’mmagine da salvaguardare. Non si capisce perchè i soldi partano da Porta Agrigento e vadano in Viale dei Pini. Al cimitero? E che ci vanno a fare? L’ultima domanda dell’articolo: Ha un senso? Rispondo: Alla grande dal momento che tutti ci hanno ringraziato per l’evento ed è stata una boccata di ossigeno dopo due anni di fermo. Per inciso, non è la quarta edizione, ma ci prepariamo alla sesta per il prossimo anno. E se insistiamo, vuol dire che siamo soddisfatti. Partirà a breve l’Estate Joppolese: la finalità è la stessa.

    1. Lelio Castaldo

      Sorvolo su tutto, commento opinabile o meno. Mi soffermo solo su due dati, oggettivi, veritieri e disarmanti. Primo dato: in tutti i blog dove è stato postato l’articolo, giornale compreso, complessivamente ci sono 169 like e tutti di gente del luogo. Ciò vuol dire che per una popolazione di poco più di un migliaio di abitanti, il numero non è certo basso. Tutt’altro!
      Secondo dato: non solo il Comune (ma principalmente il Comune) è imbrigliato (eufemismo di in ginocchio) da Legambiente e da una signorina che spesso e volentieri vi tira le orecchie, a torto o a ragione (e ogni tanto vi da anche qualche ceffone). Del resto è stata lei stessa una volta, non tanto tempo fa, che rivolgendosi alla comunità ioppolese, ebbe a dire: “Io sono e vivo qui e che vi piaccia o no dovete sopportarmi”.
      La prego, amministratore, o si dice la verità o è meglio tacere.

  2. Pres Pro Loco Joppolese

    Egregio Direttore, io penso che i dissapori personali non possano arrivare a negare l’evidenza: la manifestazione è riuscita sotto ogni aspetto e soprattutto perché ha segnato la ripresa della vitalità del Paese. Come Pro Loco sosterremo sempre ogni iniziativa tesa a far crescere il mio Paese. Buon lavoro
    Pres. Avv Giuseppe Lo Dico

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