L\’on. Ida Carmina spiega il suo NO al decreto sud

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A margine del Decreto Sud votato alla Camera, la 32esima fiducia posta dal Governo Meloni interviene l’On. Ida Carmina che rivendica il suo voto contrario a un provvedimento che porterà solo danni e ulteriore arretramento economico e sociale per il Sud.

 “Un Decreto quello Sud, con blindatura del testo da parte del Governo, che può essere rinominato come ammazza o affossa Sud.

Un testo che segue una sola logica: centralizzare tutto sotto la regia di Palazzo Chigi e sotto il controllo diretto del Governo, in maniera da accentrare tutto e da togliere autonomia decisionale ai territori.

Sulla Zes (Zone Economiche Speciali) che seguo dal 2017 da già Sindaco di Porto Empedocle, con la nuova Zes Unica SUD si infligge un duro colpo ai comuni siciliani interessati nelle 8 ZES del SUD.

Sarà Roma a prendere tutte le decisioni, un commissariamento vero e proprio, dove si svilisce il concetto di autonomia regionale: il Ministro Fitto con la struttura di missione avrà i pieni poteri, una aberrazione contro i principi costituzionali di sussidiarietà. Poche risorse ed autorizzazione unica centrale neutralizzeranno le incentivazioni ed ingolferanno il sistema.

Lo stesso dicasi per i Fondi di Sviluppo e Coesione, in cui si centralizza tutto nelle mani del Governo, del Ministro Fitto, esautorando le regioni del Sud.

 

In Commissione Bilancio ho avanzato proposte emendative, migliorative che tenevano conto delle necessità del territorio.

Tra queste un emendamento sulla SANITÀ AGRIGENTINA per la copertura integrale della pianta organica in via straordinaria, per superare il pauroso sotto organico. Ho chiesto fosse soppressa la possibilità di trasformare Lampedusa in un campo profughi con la accelerazione di procedure ed autorizzazioni per nuovi hot spot

Un Decreto Sud inaccettabile anche per la visione aberrante sottesa: rinchiudere i migranti in CPR, come se avessero commesso reati, raddoppiandone il numero, come struttura per la DIFESA NAZIONALE, cioè militarizzandoli, e estendendo il periodo di permanenza da 6 a 18 mesi. Misura che triplicherebbe i costi, disumana e perfettamente inutile, perchè non c’è correlazione tra durata della detenzione e rimpatri.

 In particolare ho chiesto risorse aggiuntive per Porto Empedocle, pari a 20 milioni di euro, come comune pesantemente colpito dal fenomeno epocale dei migranti, per le stesse ragioni che hanno motivato il Governo all’ attribuzione di 45 milioni di euro a Lampedusa.

Di fronte al diniego in Commissione Bilancio ho insistito proponendo un Ordine del Giorno per ottenere un impegno del Governo a dare ristoro a Porto Empedocle, colpita dal flusso straordinario, di questa estate, con circa 70 mila sbarchi nei soli mesi estivi, cosa che ha creato situazioni gravi e danno economico alle attività ed allo sviluppo, in vista della legge di bilancio, nel primo provvedimento utile.

 L’ unica nota positiva del Decreto Sud è stata l’approvazione di un mio emendamento sull’aeroporto di Agrigento in Commissione Bilancio.

Preciso che la battaglia sull’aeroporto è appena all’inizio e bisogna continuare ad insistere per superare l’avversità del Governo ed in particolare della Lega e del Ministro Salvini.

E solo se non si ripeteranno gli errori del passato e si concentreranno gli sforzi di tutti, deputazione e cittadini, si traguarderanno risultati.

Purtroppo, pare che in tema ci sia un ritorno a modalità sbagliate di comportamento, con demagogiche mistificazioni, che rendono ipocrite le richieste di unità di intenti.

 La demonizzazione dei parlamentari di opposizione, con gogna mediatica, orchestrata nei miei confronti e della collega del PD Giovanna Iacono, che evidentemente non potevamo votare il Decreto Sud, allorquando si è sotto il ricatto della fiducia posta da Giorgia Meloni, operata sul tema aeroporto ad Agrigento, tramite soggetti pare di Fratelli d’ Italia e vicini notoriamente al deputato Pisano, appare esecrabile e contraria ad ogni effettiva volontà di collaborazione.

Potrei allora io ben evidenziare come qualcuno ha votato contro disposizioni a favore del territorio, come nel caso dei 20 milioni a Porto Empedocle, ingiustamente discriminata dal Governo Meloni, seppur senza che li ci fosse il ricatto implicito bel voto di fiducia, o additare tanti altri voti che avrebbero potuto essere diversi e sono in contrasto con il bene collettivo e del nostro territorio.

Tuttavia ci sono voti richiesti dalla normale contrapposizione democratica tra maggioranza ed opposizione e attaccare me e la collega Iacono per dimostrare che soltanto a qualcuno interessi dell’aeroporto, con slide dai toni trionfalistici e cercando maldestramente di mettere dal lato dei cattivi ed additare chi lavora senza sosta, lo trovo misero e fuori luogo.

L’aeroporto non è di Pisano, Carmina, Iacono, etc, ma riguarda tutti e si costruisce con tutte le forze sane del territorio.

Io ho fatto un passo indietro sul mio emendamento ed ho accettato la riformulazione del Governo, seppur non del tutto soddisfacente, e ho votato convintamente contro la fiducia al Governo Meloni al Decreto Sud, per le motivazioni suesposte.

Inseguire la misera propaganda o l’attacco da parte di odiatori seriali che si sfogano sui social non mi appartiene anche per il rispetto della dignità del ruolo di parlamentare.

Sarebbe il caso di capire quali siano le reali intenzioni: fare squadra o trastullarsi con la claque a spargere veleno gratuito?

Questo solo per amore di verità nei confronti dei siciliani e del lavoro che svolgo giornalmente per la crescita del territorio.”

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