L’odissea di una anziana signora che non ha fatto il vaccino. Lo sfogo del medico di base dott.ssa Angela Camilleri

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Si è presentata regolarmente al centro vaccini del Palacongressi di Agrigento per il ed ha atteso il suo turno con estrema pazienza.

Si tratta di una 76 enne affetta da disabilità grave e regolarmente prenotata come categoria “estremamente vulnerabile”. La signora, ribadiamo, dopo avere atteso il suo turno si è sentita dire che non poteva fare più il vaccino per non meglio specificati motivi. Prima le è stato detto che il sistema non l’ha riconosciuta come soggetto vulnerabile; successivamente, a dire della signora, non è stata presa in considerazione la certificazione attestante la grave disabilità. Tra l’altro le è stata anche richiesta una ulteriore certificazione (esenzione) per patologia codificata. Ed infine, le è stato detto che mancava il vaccino per la sua categoria.

Insomma un tran tran che ha prostrato non poco l’anziana signora che alla fine di tutta questa vicenda si è sentita mortificata e amareggiata. L’unica cosa che ha chiesto è quella di essere vaccinata al più presto possibile senza attraversare problemi come quelli vissuti oggi.

A tal proposito abbiamo sentito la dottoressa Angela Camilleri, medico di base del distretto Ioppolo Giancaxio – Raffadali la quale pone in essere tutte le problematiche che in questo particolare momento vive sua categoria . Dice: “L’attività giornaliera del medico di base è faticosa ed estenuante; attualmente il lavoro è più che raddoppiato in quanto oltre alla gestione dei malati Covid 19 cerchiamo con enormi difficoltà di curare i pazienti affetti da patologie acute e croniche”.

La dottoressa Camilleri continua: “La situazione è ancora più grave che si rileva dalla paura dei pazienti di sottoporsi ad accertamenti per timore di essere contagiati, oltre alle lunghe liste di attesa per indagini strumentali e visite specialistiche”.

Alla dottoressa Camilleri abbiamo chiesto anche cosa ritiene penalizzante per la propria attività. “La burocrazia è micidiale – risponde -; tra l’altro il tempo da dedicare ai pazienti ci viene sottratto dagli adempimenti burocratici che sono aumentati in maniera esponenziale. Fra tutti spiccano il rinnovo delle esenzioni per reddito, le nuove esenzioni per patologia per poter accedere alla vaccinazione anticovid ed il sistema informatico non sempre adeguato alle esigenze”.

Continuiamo ancora. Come vede la campagna vaccinale e il coinvolgimento del medico di Medicina Generale? “Nonostante l’adesione data da tempo per partecipare attivamente alla campagna vaccinale – dice – non siamo stati ad oggi convocati per mancanza dei vaccini; riceviamo centinaia di telefonate giornaliere  per informazioni sulla vaccinazione anticovid e tipo di vaccino da fare e accogliamo i disagi dei soggetti vulnerabili e degli anziani non deambulanti che aspettano di ricevere ancora la prima dose di vaccino”.

Cosa propone per migliorare l’attuale situazione? “Risoluzione immediata dei problemi che rallentano la vaccinazione dei soggetti fragili ed anziani – conclude la dottoressa Camilleri -; snellimento della burocrazia, maggiore sinergia fra sistema informatico e le varie figure professionali coinvolte. Non dimentichiamo, infine, che il malato è al centro degli interessi del medico e della scienza”.

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