Lo Curto su disabili Trapani: “Tranchida si vergogni di essere ancora al suo posto. Se ne occupi la Procura”

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 “Insostenibile e quanto mai squallido l’ennesimo disperato tentativo di Tranchida di difendere l’assurda e incomprensibile posizione assunta in merito alla vicenda del mancato servizio igienico personale ai bambini disabili con dichiarata gravità delle scuole trapanesi. Fa orrore a tutti il suo tentativo di non assumersi le responsabilità che gli competono. Chiede autorizzazione a Scavone circa l’utilizzo dei fondi della 328 non spesi, mai richiesti e giacenti in assessorato a Palermo ? Se non sa fare il sindaco di dimetta. Doveva arrivare da Scavone la notizia che il comune di Trapani non ha chiesto i 700 mila euro spettanti in base alla 328? Si vergogni anche di questo , tranchida e liberi la città di Trapani della sua oppressiva e perniciosa presenza. Incapacità amministrativa, viltà politica e squallore morale sono i connotati emersi da questa vicenda che non doveva neppure porsi e che andava risolta con il buon senso e la logica del buon padre di famiglia. Agisca tempestivamente prima dell’arrivo del commissario ad acta per ristabilire legalità e rispetto delle norme. Viceversa si dimetta e la smetta di chiedere ancora per iscritto cose che egli dovrebbe sapere, visto che da trentacinque anni fa della politica il suo mestiere. Butti giù la maschera e la finisca di prendere in giro il prossimo. La faccia ormai l’ha perduta sotto il profilo etico, umano, politico e amministrativo. È un soggetto che vive solo di ipertrofia dell’io e di sindrome di onnipotenza. Oggi il re è nudo il tutta la sua scheletrica povertà morale, l’ indegna e inadeguata capacità amministrativa e soprattutto l’insostenibile viltà politica. Lo ringrazio però per avermi chiamata signora mentre io lo definisco sindaco, politico ma non signore, perché è una qualità che a lui manca geneticamente. Annuncio che se non provvede immediatamente al ripristino dei servizi per gli alunni disabili, oltre al commissariamento, ci sarà un esposto alla procura della repubblica. Tranchida ponga fine alle intimidazioni perché finora con lui siamo stati pazienti, accomodanti, riguardosi, prudenti. Ma oggi non c’è più nè prudenza, nè riguardo, nè pazienza. Sulla differenza tra assistenza igienico personale e assistenza socio sanitaria, in Tranchida l’ignoranza fa pari con l’arroganza. È un uomo che si è schiantato da solo contro se stesso, contro il muro insormontabile del suo ego”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.

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