Tre pescatori, tutti appartenenti alla stessa famiglia, dopo una lite fratricida degenerata e dopo aver aggredito i carabinieri e i poliziotti per sedare la lite, sono finiti in manette.
Ai tre viene contestato il reato di rissa aggravata, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale.
Da una prima ricostruzione sembrerebbe che i tre pescatori – Francesco (52anni), Angelo (23anni) ed Emanuele (19anni) Saporito – dopo un diverbio verbale siano passati alle mani. I residenti della zona hanno allertato prontamente le forze dell’ordine, che intervenuti per sedare la lite sono stati aggrediti dai tre.
Le forze dell’ordine dopo aver riportato la calma e aver eseguito le formalità di rito hanno posto i tre ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.