L’Amerigo Vespucci incanta le acque di Porto Empedocle

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L’Amerigo Vespucci che è in navigazione nel Mediterraneo nella crociera di addestramento degli allievi ufficiali dell’Accademia navale di Livorno della Marina militare ha fatto sosta questa sera nello specchio d’acqua antistante il porto di Porto Empedocle per rendere omaggio ad Agrigento e i suoi 2600 anni e per farsi ammirare nella sua bellezza.

I tre alberi del veliero sono stati illuminati con i colori della bandiera italiana. L’Amerigo Vespucci è una delle navi più belle al mondo considerato una vera eccellenza è vero gioiello della marineria Italiana.

A Porto Empedocle la nave è stata scortata e omangiata da due motovedette della Guardia costiera e dopo aver sostato oltre mezz’ora è ripartita per la sua crociera nel Mediterraneo, tantissime le persone che si sono spostate sul lungomare e nel molo del porto per ammirare nel suo splendore la nave.

E’ Unità più anziana in servizio nella Marina Militare interamente costruita e allestita presso il Regio Cantiere Navale di Castellamare di Stabia. E’ stata varata il 22 febbraio 1931; madrina del varo è stata la signora Elena Cerio. Consegnata alla Regia Marina il 26 maggio 1931, entrò in servizio come Nave Scuola il successivo 6 giugno, aggiungendosi alla gemella Cristoforo Colombo (in realtà leggermente più piccola), di tre anni più anziana, e costituendo con essa la “Divisione Navi Scuola” al comando dell’Ammiraglio Cavagnari. Al rientro dalla prima Campagna di Istruzione, il 15 ottobre 1931 ricevette a Genova la Bandiera di Combattimento, offerta dal locale Gruppo UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia).
Le Campagne di Istruzione, svolte nel periodo estivo, hanno una durata media di tre mesi e toccano per lo più porti esteri; durante tali Campagne, quindi, l’attività della Nave, eminentemente formativa-addestrativa, si arricchisce dell’aspetto di presenza e rappresentanza (quale la Naval Diplomacy), contribuendo ad affermare l’immagine nazionale e della Marina Militare all’estero.

Giuseppe Moscato (siciliaonpress)

 

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