La svolta moderata del Movimento 5 Stelle

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Dopo la lettera di Di Maio a Ugetti, Cancelleri conferma e rilancia la svolta moderata anche in Sicilia. L’alleanza con il Partito Democratico, le Amministrative e le Regionali.

Il Movimento 5 Stelle è in maturazione moderata, fuori dall’orbita giustizialista, atterrando sul garantismo, il rispetto del lavoro della magistratura, e le alleanze politiche ed elettorali. E ciò è stato appena testimoniato dalla lettera che il ministro degli Esteri, Luigi Di Mario, ha scritto all’ex sindaco di Lodi, Simone Ugetti, arrestato e poi assolto per turbativa d’asta, rivolgendogli le scuse per gli interventi aggressivi all’epoca dell’arresto. Il leader del Movimento 5 Stelle in Sicilia, e sottosegretario alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, condivide la svolta di moderazione avviata da Luigi Di Maio, e afferma: “Mi sembra la normale conclusione di un processo di maturazione molto profondo che ha fatto il Movimento. Io sono stato uno dei primi nel Movimento a retrocedere da alcune posizioni e a rispettare il lavoro della magistratura, a togliere insomma quel dito inquisitorio che spesso, come nel caso del sindaco di Lodi, si rivela sbagliato. Le scuse di Di Maio sono anche le mie e di quelli che vogliono offrire una forza di propulsione moderata. Di Maio ha dimostrato agli occhi degli altri (ai miei non c’era bisogno) di essere un leader, di avere la stoffa che sta anche nel rivedere le proprie posizioni. D’altronde, come diceva Churchill, chi non è disposto mai a cambiare idea non è disposto a cambiare nulla. Il Movimento è cambiato tantissimo perché si è evoluto. Chi sostiene che abbia fatto passi indietro sta sbagliando. Nella vita si va solo avanti. Noi abbiamo avuto la gogna mediatica opposta sul sindaco di Roma e oggi Virginia Raggi è assolutamente assolta da tutti i capi di imputazione che le venivano contestati. Mi piacerebbe leggere le scuse degli avversari politici che l’hanno additata. Ma poco importa. Abbiamo capito in casa nostra che bisogna rispettare quello che è il corso delle indagini e dei processi”. Poi, nel merito di un consuntivo politico nel Sud, Cancelleri sottolinea: “Se oggi la questione meridionale è diventata molto più centrale, lo rivendico per il Movimento 5 Stelle. Se oggi il tema delle infrastrutture al Sud è diventato centrale è merito certamente nostro. Non si poteva cambiare tutto in tre anni di governo, chi lo pensava era fuori fuoco”. E poi, ancora, in prospettiva verso le elezioni Regionali in Sicilia, tra un anno e mezzo, Giancarlo Cancelleri prospetta: “Io dico che la Sicilia sarà come sempre laboratorio, anche di un’alleanza con il Partito Democratico, che fa difficoltà a decollare nelle grandi città, vedi Torino, Milano, Bologna. Ma alle Amministrative in Sicilia noi intendiamo fare un’alleanza stabile con il Partito Democratico. Con il segretario regionale del Partito Democratico, Anthony Barbagallo, ci sentiamo con cadenza settimanale. Nella prossima settimana faremo giri sul territorio insieme. E vogliamo strutturare delle alleanze, anche là dove non si vota ma amministriamo noi o il Partito Democratico. Certamente ci vorrà anche un allargamento a quell’area moderata che può rappresentare in Sicilia l’ago della bilancia. Credo che anche Barbagallo sia della mia stessa idea. Bisogna capire da chi saranno rappresentati i moderati. Dobbiamo capire come allargare questo campo del buon governo”. E poi, infine, in riferimento alla sua proposta di ricandidatura alla presidenza della Regione per la terza volta, Cancelleri ribatte: “Lo dico da tempo: proponetemi un candidato valido e sono pronto a fare dieci passi indietro. Prima del mio interesse c’è l’interesse dei siciliani. Quando sceglieremo il metodo, se i nomi saranno interessanti non avrò problema a fare dieci passi indietro”.

 

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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