La Sicilia scommette ancora sull’agricoltura

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Da sempre tra le leve trainanti dell’economia siciliana: il governo regionale pubblica cinque bandi per oltre 267 milioni di euro a favore degli investimenti in agricoltura. I dettagli.

In Sicilia, già “granaio di Roma”, baciata dal sole e dalla fertilità, si scommette ancora su una delle prime leve trainanti dell’economia dell’isola, ovvero l’agricoltura, privilegiando in particolare l’imprenditoria giovanile. Infatti, il governo regionale ha appena predisposto un investimento di oltre 267 milioni di euro per favorire l’insediamento di nuovi agricoltori, migliorare la viabilità rurale, agevolare la diversificazione aziendale e attuare le strategie per lo sviluppo locale. E ciò tramite cinque bandi pubblicati nel sito dell’assessorato regionale alle Politiche agricole, nell’ambito del Piano strategico della Pac (Politica agricola comune) 2023/27. E l’assessore regionale al ramo, Luca Sammartino, spiega: “Si tratta di un grande piano d’investimenti specificamente indirizzato ai giovani siciliani che, finalmente, dà loro strumenti e risorse per investire e diventare protagonisti nell’agricoltura. E’ un settore che oggi sta vivendo una profonda trasformazione, tanto nei processi produttivi che in quelli organizzativi, sicuramente influenzati dalle opportunità offerte dallo sviluppo tecnologico e da una maggiore consapevolezza del valore della sostenibilità. In questo contesto, già oggi molti giovani imprenditori agricoli stanno fornendo il loro contributo alla crescita del valore delle produzioni siciliane con il loro patrimonio di idee, di competenze, di capacità innovativa, consentendo alla nostra agricoltura, forte di una qualità media che non ha eguali, di essere sempre più competitiva nei mercati nazionali e internazionali. Con queste misure – conclude Sammartino – contiamo di portarne molti altri a investire in un settore che sempre di più si sta affermando come modello di riferimento per lo sviluppo dell’economia siciliana”. Nel dettaglio dei cinque bandi: 78 milioni sono a disposizione per l’insediamento dei giovani agricoltori (dai 18 ai 40 anni) con la finalità di offrire opportunità e strumenti per attrarli nel settore agricolo e per consentire di attuare idee imprenditoriali innovative anche mediante approcci produttivi maggiormente sostenibili sia in termini ambientali sia in termini economici e sociali, con particolare riguardo all’acquisizione di conoscenze. Poi 20 milioni per i nuovi agricoltori (da 41 a 60 anni), 28 milioni per la diversificazione rurale, per incentivare gli investimenti nell’agriturismo, nell’agricoltura sociale, nelle attività educative e didattiche e nella trasformazione dei prodotti agricoli. Poi 65 milioni di euro per la viabilità rurale e, infine, 76,5 milioni di euro per l’attuazione di strategie di sviluppo locale, con l’obiettivo di favorire l’occupazione e l’inclusione sociale nelle aree rurali, avviando nuove imprese e la diversificazione delle attività con particolare attenzione al ruolo delle donne e dei giovani di promuovere il patrimonio forestale, storico, naturale e architettonico, puntando su un’offerta turistica integrata.

Giuliana Miccichè

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