La Regione e la sfida del 2019

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Messaggio di auspicio del presidente della Regione, Nello Musumeci: “Il 2019 sia l’anno della rinascita, della speranza che si tramuta in certezza”.

L’avvento del nuovo anno in Sicilia è caratterizzato politicamente da una lettera che il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha diffuso idealmente, e concretamente attraverso la stampa, a tutto il popolo siciliano. Non è un consuntivo, che peraltro è stato già tracciato, bensì il buon auspicio al risveglio alla prima alba del 2019. E Musumeci scrive: “La nostra Isola è chiamata oggi ad affrontare gli effetti della globalizzazione selvaggia e l’aggravamento del divario socio-economico, ma anche a cogliere le opportunità della rivoluzione digitale, della velocità degli scambi, del confronto tra le culture. Può l’Autonomia regionale essere ancora, dopo 72 anni dallo Statuto, una risorsa utile per affrontare questa sfida così impegnativa e offrire ai siciliani opportunità e possibilità di riscatto dal bisogno? La risposta è sì, malgrado la Regione sia stata ridotta ai minimi termini, chiusa in sè, auto-referenziale e senza più alcuna credibilità istituzionale, in un drammatico squilibrio finanziario che rende i suoi cittadini i più tartassati sul piano fiscale e con i peggiori servizi”. Poi Nello Musumeci volge attenzione oltre lo Stretto di Messina e riflette così: “Mentre un nuovo vento regionalista si diffonde in Europa e giunge sino al Nord Italia, il nostro primo compito è quello di rilanciare l’autonomia della responsabilità e non più dei privilegi. E ciò per essere parte attiva di questo processo riformatore, divenuto ormai ineludibile. La Sicilia deve dimostrare di saper tenere carte e conti in regola, di essere capace di varare riforme significative. Nell’anno appena concluso il governo della Regione ha dovuto affrontare una complessa opera di riorganizzazione della macchina burocratica e di programmazione delle indispensabili risorse extraregionali, al fine di dare nuova linfa alla depressa economia isolana. Un primo importante risultato è stato raggiunto: 713 milioni di euro di fondi europei spesi e certificati nel 2018. Ed è un traguardo che ha sorpreso persino i diffidenti e rigorosi funzionari di Bruxelles. E poi, come certificato dall’Istat, una seppur lieve riduzione della disoccupazione ed un aumento del prodotto interno lordo. Inoltre, il negoziato aperto a settembre con lo Stato, oltre ai primi risultati già ottenuti, dovrà portare entro il 2019 a più ampi spazi di autonomia e di risorse finanziarie, per offrire ai siciliani occasioni di lavoro e protezione per i più deboli, e per riparare ai tanti torti subiti”. Poi, in conclusione: “Oggi lavoriamo per rilanciare un’immagine forte della nostra Autonomia, che a Roma non chiede più spiccioli o privilegi, ma che vuole vedersi riconosciuti i propri diritti. E’ questa la sfida del 2019. E l’augurio che rivolgo a tutto il Popolo siciliano è che il 2019 possa essere l’anno della rinascita, quello della speranza che si tramuta in certezza”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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