I vertici provinciali della Confederazione hanno partecipato, questa mattina, alla presentazione del Cda del Consorzio Universitario di Agrigento e al programma che la Governance intende realizzare per il rilancio socio economico del territorio nel segno della cultura, della formazione e del sapere.
“Abbiamo apprezzato gli impegni assunti dell’Assessore regionale, Lagalla, e dal Rettore dell’Ateneo di Palermo, Micari, e i contenuti della relazione del neo presidente del Cua, On. Mangiacavallo. “Nell’augurare buon lavoro al Cda – affermano il presidente Francesco Di Natale e il segretario Claudio Spoto – consapevoli del ruolo e dell’importanza che riveste il Consorzio, manifestiamo la nostra massima convergenza rispetto all’avvio di un virtuoso rapporto di collaborazione al fine di promuovere e valorizzare, attraverso i percorsi di formazione e di ricerca, intelligenze e competenze che risiedono nel contesto produttivo delle nostre laboriose comunità. Una struttura accademica connessa al territorio e alle sue specificità ed eccellenze economiche – sottolineano Di Natale e Spoto – rappresenta una fondamentale ed imprescindibile leva di sviluppo e di crescita. Ed è proprio in questa ottica, facendo riferimento all’annunciato impegno dei vertici del Cua, che la CNA è pronta a spendersi e ad adoperarsi per mettere a disposizione il proprio bagaglio di conoscenze ed esperienze, frutto di un’ampia e qualificata platea associativa composta da artigiani e piccole e medie imprese, per rafforzare la cultura d’impresa nel ventaglio dell’offerta formativa, e nel trasferire la cultura del saper fare, ancora viva negli antichi mestieri, alle nuove generazioni E tutto questo nel solco di un accordo sottoscritto, recentemente, con l’Assessore Lagalla, e con quello che è stato lo slogan di chiusura della cerimonia di questa mattina: “Il futuro ha un cuore antico”. Già da subito diamo la nostra disponibilità ad incontrare il presidente Mangiacavallo e l’intero Cda – concludono Di Natale e Spoto – per un proficuo momento di confronto sulle dinamiche da attivare rispetto al rinnovato progetto formativo che guardi ai giovani con vista sul mercato e sull’occupazione”.