La Cisl di Porto Empedocle scrive alle poste e chiede l’apertura dello sportello di via Caviglia

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“La scrivente O.S., a seguito diverse segnalazioni di utenti e iscritti a questa Cisl, segnala a codesta Spett. Direzione Prov.le di Poste Italiane, la situazione di criticità che si è venuta a creare, a seguito della decisione di apertura dello sportello di Via Gen.le Caviglia a Porto Empedocle in soli tre giorni a settimana.

Sicuramente condivisibili tutte le precauzioni per limitare al massimo il rischio del contagio da Coronavirus, ma non si può sottovalutare il fatto che tale decisione stia creando situazioni di estrema criticità anche in tema di sicurezza. Si vuole far presente a codesta spett.le Direzione, che il quartiere di Piano Lanterna cui fanno riferimento gli utenti della sede di via Gen. Caviglia, è un popoloso quartiere di Porto Empedocle, ancor più numeroso del Centro Storico. Inoltre a tale sportello, si rivolgono anche gli utenti di Zona Ciuccafa e Zona Grandi Lavori, sempre dello stesso Comune. Nei tre giorni di apertura, si registrano ormai da mesi, scene che hanno dell’ incredibile, persone che arrivano alle prime luci dell’alba per prendere il turno, non di rado, si verificano disordini che molto spesso si trasformano in liti, sono ormai classiche le scene di anziani che debbono ricorrere a cure mediche per le lunghe attese sotto il sole cocente all’esterno della sede e senza la presenza di adeguata copertura, utenti che aggrediscono verbalmente e con offese gli incolpevoli operatori dello sportello.

Si chiede a codesta spett.le Direzione, di voler rivedere la decisione di continuare con le aperture a giorni alterni, e ritornare al vecchio orario di apertura giornaliera in modo tale che l’utenza possa diluirsi di più nel tempo e con alleggerimento anche del lavoro per gli addetti allo sportello, e ritrovare tutti un clima sereno in cui tutti possano lavorare e ricorrere ai servizi postali in modo naturale e pacifico”.

Lo dichiara Edoardo Sessa in un comunicato inviato alle poste.

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