La Procura di Catania ha chiesto il rinvio a giudizio per istigazione a delinquere a carico dell’ex senatrice della Lega, Angela Maraventano, già candidata a sindaco di Lampedusa. Lei si sarebbe resa responsabile, pubblicamente, di apologia del delitto di associazione mafiosa. In occasione di un suo intervento, il 3 ottobre del 2020, alla manifestazione della Lega a Catania alla vigilia dell’udienza preliminare del caso “Gregoretti” con imputato Matteo Salvini, Angela Maraventano, riferendosi al tema dei flussi migratori, ha affermato testualmente: “Questo governo abusivo, complice di chi traffica carne umana e c’è anche dentro la nostra mafia che ormai non ha più quella sensibilità e quel coraggio che aveva prima, dove sono? Non esiste più perché noi la stiamo completamente eliminando perché nessuno ha più il coraggio di difendere il proprio territorio”. E la Procura di Catania rileva, altrettanto testualmente: “Con quelle affermazioni l’ex senatrice avrebbe riconosciuto alla mafia qualità, come sensibilità e coraggio ed un ruolo di controllo e tutela del territorio, contrapposte a quelle dello Stato, di cui contestava l’azione di contrasto alle associazioni mafiose in cui era imputato, in qualità di ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini”.
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