Al fine di garantire un trattamento efficace sul territorio regionale dei pazienti con patologie di interesse cardiologico, l’assessorato alla Sanità ha istituito in Sicilia la Rete per l’infarto miocardico acuto, che comprende centri d’eccellenza sempre connessi alla centrale operativa del 118. L’assessorato non ha autorizzato l’inserimento in tale rete della struttura “Maria Eleonora Hospital” di Palermo, richiesto dalla Società italiana Cardiologia Ospedalità Accreditata. Dunque la “Maria Eleonora Hospital” di Palermo, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, ha impugnato innanzi al Tar il decreto di esclusione. Gli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia hanno eccepito che l’assessorato ha negato l’inserimento della “Maria Eleonora Hospital” senza tenere conto della notevole riduzione, in provincia di Palermo, della percentuale di pazienti con infarto miocardico acuto trattati tempestivamente. E che l’inserimento della stessa clinica sarebbe stato necessario tenuto conto del numero di abitanti dell’area di riferimento e del numero di strutture effettivamente in grado di garantire un intervento tempestivo. Il Tar Sicilia, condividendo le tesi degli avvocati Rubino e Impiduglia, ha ordinato all’assessorato regionale alla Sanità di riesaminare la posizione della “Maria Eleonora Hospital” a fronte delle censure proposte con il ricorso e per l’inserimento nella Rete per l’infarto miocardico acuto.
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