Il “midterm” di Musumeci

Condividi

Per la prima volta nella storia dell’Assemblea Regionale, il presidente della Regione ha relazionato a metà mandato. L’intervento di Nello Musumeci.

Nel bel mezzo del cammin di sua vita, il presidente della Regione si è ritrovato in una selva oscura, a metà mandato, il midterm (il medio termine) americano, ovvero 30 mesi dopo l’insediamento a Palazzo d’Orleans. E per la prima volta all’Assemblea Regionale Siciliana è stato celebrato il rito della relazione di metà legislatura. Si tratta di un appuntamento previsto dalla legge, e che nessuno prima di Musumeci ha mai rispettato. E il governatore ha relazionato in Aula, a Sala d’Ercole, senza dibattito, 90 minuti, 111 pagine e, prima della lettura, un pensiero ai 281 morti per Coronavirus in Sicilia. In sintesi Nello Musumeci ha affermato: “Una delle prime iniziative è stata l’apertura di un confronto con il governo nazionale sul rapporto finanziario fra Stato e Regione che ha portato fra l’altro a spalmare il disavanzo in trent’anni e non in tre. Parecchi obiettivi sono stati raggiunti e altri attendono di essere attuati nella seconda metà di questa legislatura, ma sulle iniziali prospettive programmatiche stanno pesando e peseranno le conseguenze disastrose dell’epidemia da coronavirus. Poi Musumeci si è riferito alle riforme, alla situazione finanziaria della Regione, ai 7.746 precari stabilizzati, alle procedure di rinnovo del personale della Regione, all’attenzione sul patrimonio immobiliare con la scoperta di 150 beni da dimettere. E poi l’istituzione delle Zes (le Zone economiche speciali), le iniziative a sostegno del turismo del turismo, dello sport e dello spettacolo, “tutti settori particolarmente colpiti dagli effetti dell’emergenza coronavirus” – ha sottolineato Musumeci che poi, sul tema dei rifiuti, ha concluso così: “Il disegno di legge di riforma ancora attende in Commissione ma ad agosto potrebbe vedere la luce. Nel settore dei rifiuti si è costruito e alimentato nel corso degli ultimi decenni un sistema per favorire un perverso intreccio tra politica, burocrazia e imprenditoria privata. Perverso perchè obiettivo finale non era assicurare un primario servizio ma si è dato vita ad un pericoloso oligopolio che controlla circa l’80% del ciclo dei rifiuti con la politica assente, o per lo meno distratta e qualche volta acquiescente”. Poi l’appello finale: “Con gli assessori c’è un rapporto di proficua collaborazione, io ho piena fiducia in ciascuno di loro per quello che hanno fatto e per come lo fanno. Sono stati trenta mesi difficili ma esaltanti, abbiamo pianto alcuni colleghi di giunta e dell’apparato amministrativo, e gioito per risultati soddisfacenti e significativi. Ma non basta, serve un clima meno avvelenato, meno violento. Dentro e fuori dal palazzo. Invito tutti e me stesso al dialogo ed al confronto aperto tra governo e assemblea senza pregiudizi e preconcetti, nel quale ognuno è nel proprio ruolo ma tutti siano consapevoli che vogliamo cambiare questa Sicilia. Abbiamo ancora del tempo di fronte a noi. Sciuparlo sarebbe un suicidio”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

Notizie correlate

One Thought to “Il “midterm” di Musumeci”

  1. E’ circondato dalle camicie rosse. Potrebbe fare di piu’….

Leave a Comment