Il Metodo Viktor, una speranza in più per chi ha paralisi degli arti. Al centro di Fisioterapia dei fratelli Craparo di Favara la speranza diventa realtà

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Si tratta di una stimolazione neurale, molto innovativa, che finalmente mette piede anche in Sicilia.

Il Centro di Fisioterapia dei fratelli Craparo, con sede a Favara, ha fatto uno sforzo enorme per migliorare la qualità della vita di ogni persona che, purtroppo, cade in simili disgrazie.

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Un apparecchio costosissimo, il Victor, di recente sperimentazione, è a disposizione da qualche tempo proprio nel centro di fisioterapia dei fratelli Craparo, a Favara. Si tratta di un apparecchio a stimolazione neurale che cura i casi di paresi \”insegna\”  e che serve agli arti inferiori di muoversi autonomamente.

Le cause principali di queste forme di disabilità sono l’ischemia cerebrale, gli incidenti traumatici e le malattie del sistema nervoso.

Wuesta nuova tecnologia, chiamata metodo Victor, viene tradotto e apllicato attraverso una serie di apparecchiature elettromediali e meccaniche.

Il Metodo Viktor viene tradotto ed applicato attraverso una serie di apparecchiature elettromedicali e meccaniche. Il Metodo Viktor viene realizzato nella workstation VIK16 che rivoluziona il concetto, i limiti, gli effetti e l’uso dell’elettrostimolazione, mantenendone la facilità di somministrazione.

Questa iniziativa, ovviamente, è valida nei pazienti dove la ripresa degli arti è possibile e non irreversibile.

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Questo progetto è stato possibile grazie al dottor Viktor Terekhov (inventore della tecnologia) e all’ingegner Guido Gabbrielli attraverso lo sviluppo delle apparecchiature in collaborazione con i clinici, supportati dal dott. Mario Gabbrielli.

L’ingegner Gabbrielli parla con cognizione di causa avendo lui stesso subìto una lesione spinale a seguito di un incidente in moto. La macchina di nome VIK16 è unica nel suo genere perché con la stimolazione neurale porta il paziente a muovere col tempo gli arti in maniera autonoma.

Si tratta di un nuovo sperimentale tecnologico che ha sviluppato e certificato il brevetto italiano nel luglio del 2019. Si sta parlando di apparecchi elettromedicali che sono definiti stimolatori funzionali neuromuscolari. La corrente elettrica crea una comunicazione dal sistema nervoso periferico a quello centrale nell’ottica di imbastire un dialogo tra macchina e sistema neuromuscolare del paziente per stimolare la neuroplasticità e per aumentare la riuscita riabilitativa nel paziente».

Il Metodo VIKTOR prevede e la tecnologia AFESK™ al contrario lavorano su gruppi muscolari rendendo il paziente parte attiva del processo di riabilitazione andando a ricreare e indurre schemi motori e quindi movimenti fisiologicamente corretti.

I fratelli Craparo, del centro fisioterapico di Favara hanno creduto in questo progetto e pertanto possono vantare di essere stati  i primi ad adottare questa procedura in tutto il mezzogiorno italiano.

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