“Il Comune di Agrigento pretende la Tari laddove il servizio non è attivato”

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Incredibile ma probabilmente vero. Il Comune di Agrigento pretenderebbe il pagamento della tassa sui rifiuti in zone cittadine dove il servizio della nettezza urbana non è stato mai attivato. Il Comitato Tari di Modaccamo-Cattà, composto da cittadini residenti nel Comune di Raffadali e proprietari di terreni e fabbricati siti nel territorio del Comune di Agrigento, e, in particolare, nelle contrade Modaccamo , Cattà, Pietra Rossa, Busunè, e Grotticelle, ha chiesto un incontro con il Prefetto di Agrigento perché alcune centinaia di famiglie da alcuni anni sono destinatarie di avvisi di accertamento da parte del Comune di Agrigento per il mancato pagamento della tassa sui rifiuti relativa agli immobili siti nelle stesse contrade. Si tratta di zone in cui il Comune di Agrigento non ha mai attivato il servizio di raccolta dei rifiuti . E il Comitato aggiunge: “In quelle contrade non si è mai visto un netturbino e mai è stato posizionato qualsiasi contenitore per la raccolta dei rifiuti. I cittadini delle zone interessate utilizzano gli immobili solo nel periodo estivo e, a causa del mancato servizio, hanno da sempre conferito i rifiuti nei cassonetti situati nel Comune di Raffadali. Il comitato ha cercato costantemente un confronto con l’amministrazione comunale e con il suo dirigente dell’ufficio tributi ma senza esito alcuno e spesso ricevendo risposte evasive o contrastanti tra i vari uffici che fanno emergere la mancanza di volontà nell’affrontare il problema. La lotta alla evasione fiscale è cosa santa e giusta ma per essere seria deve essere fatta nei confronti di chi usufruisce dei servizi e non paga il dovuto” – concludono i portavoce del Comitato, Salvatore Gazziano, Giovanni Ballaccomo, Calogero Frenda, Pasquale Tuttolomondo e Vincenzo Puglisi.

 

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