Il Cga sospende una demolizione a Lampedusa

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Nel luglio del 2000, a Lampedusa, il Comune ha rilasciato una concessione edilizia al signor S F, sono le iniziali del nome, per la costruzione di un immobile a piano terra e piano seminterrato su un terreno di sua proprietà.

Dopo oltre 14 anni, il Comune ha annullato in auto-tutela la concessione edilizia rilasciata nel 2000, ha rigettato l’istanza di sanatoria e ha ordinato la demolizione dell’immobile. Il signor S F, tramite gli avvocati Girolamo Rubino e Mario Fallica, ha presentato un ricorso al Consiglio di giustizia amministrazione. Gli avvocati Rubino e Fallica hanno censurato l’illegittimità dell’operato del Comune di Lampedusa sia sotto il profilo della violazione di legge, avendo il Comune adottato il provvedimento di annullamento in contrasto con i principi che regolano il potere di autotutela, sia sotto il profilo dell’eccesso di potere per carenza di istruttoria, illogicità ed ingiustizia manifesta e difetto di motivazione.

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa, ritenendo fondate le censure formulate dagli avvocati Rubino e Fallica, riconoscendo inoltre il pregiudizio grave ed irreparabile incombente per il signor S F, ha accolto la richiesta di sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti impugnati. Il Comune di Lampedusa non potrà procedere a demolire l’immobile in attesa della definizione del giudizio.

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