Hub Villaggio Mosè, i volontari della Protezione Civile abbandonano il centro: “Anche noi siamo a rischio e quindi dobbiamo essere vaccinati”

Condividi

Più o meno, fino ad oggi, al centro Hub del Villaggio Mosè le cose hanno funzionato. Nonostante le difficoltà, soprattutto quando ci sono stati i fine settimana da “liberi tutti” durante i quali c’è stata qualche chiacchiera, le cose sono andate per il verso giusto.

Grande lavoro da parte di tutti, senza mai dimenticare l’operato dei volontari i quali con elevatissimo spirito di abnegazione hanno contribuito a rendere meno impegnativo il lavoro che quotidianamente attendeva l’intero centro vaccinale del Villaggio Mosè.

Un lavoro che, unitamente a tutto l’apparato operativo, ha i suoi rischi come gli altri presenti ed è per questo che i volontari della Protezione Civile hanno chiesto al dirigente del servizio di essere vaccinati.

La risposta, purtroppo, è stata negativa. Il medico dirigente ha spiegato loro che in vigore c’è una direttiva nazionale che non prevede il vaccino per i volontari. Una scelta, questa, che lascia oltre a mille dubbi anche diecimila perplessità.

Ieri, il culmine di questa triste vicenda. Dopo il rifiuto del dirigente (che ribadiamo si attiene alla normativa nazionale) i volontari hanno deciso di non prestare più il loro preziosissimo contributo atto ad aiutare tutto l’apparato che coinvolge l’intero hub. Da stamattina, dunque, in attesa di tempi migliori e soprattutto in attesa di una rivisitazione della normativa vigente, i volontari sono rimasti a casa.

Forse non tutti. Sembrerebbe che, nonostante l’accordo preso ieri all’unanimità, qualcuno stamattina si sia presentato regolarmente al centro vaccinale del Villaggio Mosè.

La polemica rimane, ed è forse più pregnante di quanto possiamo immaginare.

Notizie correlate

One Thought to “Hub Villaggio Mosè, i volontari della Protezione Civile abbandonano il centro: “Anche noi siamo a rischio e quindi dobbiamo essere vaccinati””

  1. PIETRO ITALIANO

    I VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE SONO SEMPRE STATI IN PRIMA LINEA A SALVAGUARDIA DELLA POPOLAZIONE, ANCHE DURANTE QUESTA DISUMANA PANDEMIA, FIN DAL PRIMO GIORNO SI SONO ADOPERATI ANTEPONENDO IL BENESSERE DI TUTTI AL LORO, IL RISCHIO DEL CONTAGIO E’ SEMPRE STATO ALTO PER TUTTI NOI, MA SIAMO ANDATI AVANTI UGUALMENTE, SAPEVAMO CHE PRIMA O POI SAREBBE STATO DISPONIBILE UN VACCINO ED ABBIAMO RISCHIATO. ORA CHE IL VACCINO E’ DISPONIBILE CI DICONO CHE NON POSSIAMO VACCINARCI. CI SI APPELLA AD UNA NORMATIVA NAZIONALE (???) PERO’ HANNO VACCINATO I VOLONTARI DONATORI DI SANGUE. Il decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri del 31 marzo 2021 prevede l’obbligo generalizzato di vaccinazione gratuita per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2 per gli operatori sanitari (e non solo). L’obbligo riguarda infatti gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori che PRESTANO SERVIZIO nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private. BISOGNEREBBE AGIRE CON BUON SENSO, NON SI POSSONO MANDARE AL MACELLO RAGAZZI E/O PADRI DI FAMIGLIA, CHE PRESTANO GRATUITAMENTE SERVIZIO DI ASSISTENZA RIVOLTO ALLA COMUNITA’. DA PRESIDENTE PROVINCIALE DELL’AEOP NEGO IL CONSENSO ALLE SEZIONI DI MIA COMPETENZA A PRESTARE SERVIZIO PRESSO L’HUB DI AGRIGENTO.

Leave a Comment