Finanziaria scremata

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Incombono le scadenze per l’approvazione: stralciate una trentina di norme e diversi articoli dalla finanziaria all’esame dell’Assemblea Regionale

Incombe la scadenza del termine ultimo imposto dall’accordo con Roma, ovvero il prossimo 28 febbraio, per approvare i disegni di legge di bilancio e finanziaria. Così come altrettanto incombe il termine del 10 marzo entro cui approvare i due documenti contabili, altrimenti scatta un altro mese di esercizio provvisorio dopo i primi due gennaio e febbraio. E dunque, per rendere più agevole e veloce l’esame e l’approvazione dei 72 articoli della finanziaria proposti dal governo Musumeci, gli Uffici della Presidenza hanno prospettato lo stralcio di alcuni articoli. E così è stato. La falce degli Uffici della Presidenza ha tagliato e stralciato una trentina di norme e diversi interi articoli rispetto ai 72 originali. Attenzione: non si tratta di bocciature e di cancellazioni. Infatti, gli stralci saranno assegnati alle Commissioni di merito che prepareranno dei disegni di legge specifici per contenere ciò che adesso è stato stralciato dalla finanziaria. Ordunque, il testo che dagli Uffici di Presidenza sarà trasferito alla Commissione Bilancio sarà composto da poco più di una quarantina di articoli. Più in particolare, non sono stati stralciati ma confermati i primi sette articoli, che contengono le riforme della spesa, ovvero i tagli, almeno fino a 40 milioni di euro solo per il 2021, concordati con Roma nell’ambito dell’accordo dello scorso 14 gennaio che consente alla Regione Siciliana di pagare a rate in 10 anni il disavanzo da 1 miliardo e 700 milioni di euro. Sono stati invece stralciati, tra gli altri, l’intero articolo 12 con le norme per i centri per la diagnosi prenatale non invasiva, l’articolo 18 sul richiamo in servizio di militari ausiliari a supporto dell’emergenza, il 23 sulla modifica dei canoni per le concessioni di acque termali, tre commi dell’articolo 27 sulla caccia, i primi due e il quinto comma dell’articolo 32 sui forestali, i primi due dell’articolo 34 sul demanio marittimo, gli articoli 37, 38 e 39 su impianti di carburanti, semplificazione, nel turismo e valorizzazione dell’area dell’Etna, e poi altri ancora sulle società energetiche, le risorse idriche, gli itinerari culturali, le residenze artistiche e i consigli di amministrazione degli enti regionali.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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