Fials ai vertici Asp: “Inadeguatezze per la sicurezza del lavoro in relazione alla grave carenza di DPI”

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“Questa organizzazione sindacale FIALS con la presente segnala e denunzia, alle SS.LL., le condizioni di palese criticità in cui i lavoratori sono costretti ad operare giornalmente, per carenza dei prescritti DPI, per affrontare le straordinarie incombenze indotte dalla emergenza sanitaria – Covid 19 – presso il P.O. Presidio di Licata ove, come è noto, ed a fondamento della presente denuncia, i dipendenti sono stati invitati a riutilizzare, previa disinfezione, il materiale monouso!!

Anche in altri presidi ospedalieri, la situazione non è dissimile ed infatti presso il P.O. di Agrigento vi è costante penuria pure dei più semplici DPI a cominciare dai normali guanti di lattice o vinile che vengono forniti, alle UO con degenza, in quantità del tutto insufficiente a svolgere, con un minimo di sicurezza, le correnti mansioni assistenziali quali: pulizia al letto dei pazienti, cambio biancheria personale e piana, esecuzione di manovre medico/infermieristiche ecc.  Si evidenzia che il personale viene “ invitato“, ovviamente verbalmente, ad utilizzare gli stessi guanti per provvedere alle necessità di più pazienti. Tale invito può che essere definito criminale!!! Ciò poiché esso costituisce una esplicita promozione della diffusione quanto meno delle infezioni ospedaliere.

Anche per le mascherine esistono le medesime difficoltà e anche in questo caso irresponsabilmente si suggerisce/invita a tenere i suddetti DPI per settimane intere.

Tale stato di cose non può ulteriormente essere sopportato dal personale che in molti casi ha provveduto in proprio acquistando personalmente guanti e mascherine.

A tal proposito la norma in materia di  Dispositivi di Protezione Individuale,  l’art. 71 del D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81, intitolato agli “Obblighi del datore di lavoro”,  prevede con formulazione inequivoca che “Il datore di lavoro mette a disposizione dei lavoratori attrezzature conformi ai requisiti di cui all’articolo precedente, idonee ai fini della salute e sicurezza e adeguate al lavoro da svolgere o adattate a tali scopi che devono essere utilizzate conformemente alle disposizioni legislative di recepimento delle direttive comunitarie”. Obblighi che assumono una specifica connotazione nel contesto – come quello attuale – di una emergenza sanitaria di rilevanza planetaria. Il rischio di contagio, già elevato per la popolazione in generale, è, infatti, quasi una certezza per quanti operano all’interno di strutture sanitarie in assenza di adeguati dispositivi di protezione individuale con ogni conseguente responsabilità penale del datore di lavoro.

Per le suesposte ragioni si confida in un immediato intervento delle LL.SS”.

Lo scrive il segretario regionale Amedeo Fuliano.

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