Festival di Sanremo, edizione 69: Vince il semisconosciuto Mahmood con il pezzo “Soldi”

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I finalisti erano Il volo, Ultimo e Mahmood 

Vince Mahmood con “Soldi” una canzonetta bella e pronta per l’Eurovision.

Una edizione del Festival di Sanremo piuttosto scadente.  Con presentatori improbabili presi in prestito al cabaret che – a mio avviso –  non sono stati all’altezza del ruolo. 

Baglioni c’ha provato a ricordarci  tutte le sante sere, che belle canzoni ha scritto, ma doveva evitare di cantare, perché alla fine arriva il momento in cui bisogna farsi da parte. Avrebbe potuto limitarsi a fare il direttore artistico. 

Il livello delle canzoni è stato scarso, come mai così negli ultimi 10 anni. 

Sempre più presenti i figli dei talent, sinonimo de fatto che si preferisce sostenere quelli, anziché le scuole di musica e di canto. E i ragazzi dei talent sono spesso impreparati, e si vede.

Testi inutili, tranne quelli che alla fine sono stati giustamente premiati come quelli di  Simone Cristicchi e Daniele Silvestri, come già evidenziato dalla sottoscritta alla fine della prima serata del Festival. 

Mi è parsa una edizione peggiore di quella presentata dai figli d’arte nel lontano 1989. 

Livello delle performance insufficienti. Tante stonature, sera dopo sera hanno deluso anche quelli che di solito cantano intonati; abiti improbabili, trucco e parrucco senza gusto. 

E basterebbe ricordare che a Sanremo sono stati in gara Tenco, Milva, Claudio Villa, Domenico Modugno, Sergio Endrigo.

Ospiti che forse costavano poco, ma inappropriati alla kermesse, quest’anno.

E a Sanremo sono approdati in passato come ospiti i Queen, David Bowie, Whitney Huston, Sting, Madonna. 

Stacchetti e siparietti banali, melensi e noiosi.

Spariti i fiori dal palco – fatta eccezione per quelli donati alle Lady in gara e non – si salva la scenografia, che il teatro Ariston magico. Buona la regia di Duccio Forzano.

Certo è che quel “69” che poi è anche il simbolo grafico del segno zodiacale dei pesci, e dello Yn e Yang, e tutto quella quasi totale del bianco e del nero, mi dice che si è voluto prendere spunto dal numero dell’edizione per sottolineare la differenza netta del bene e del male, in un particolare periodo storico.

Vince il premio della critica  Daniele Silvestri a cui va anche il premio Lucio Dalla.
Premio Sergio Endrigo a Simone Cristicchi.
Premio Bardotti, miglior testo a Daniele Silvestri
Premio Bigazzi, dato dai maestri dell’orchestra, per il miglior pezzo a Simone Cristicchi
Premio Tim Music a Ultimo 

Impeccabili come sempre i maestri  dell’orchestra della Rai, professionisti a tutto tondo, che sorreggono questa kermesse, sempre e comunque.

Che ritorni il festival del bel canto. 

Noi, lo aspettiamo. 

Buonanotte 

Simona Stammelluti  

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