Fermenti politici estivi in Sicilia

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Musumeci, a lavoro sul nuovo soggetto politico, rimprovera la Lega: “Ambigua l’alleanza con i 5 Stelle”. Forza Italia, compatta su Carfagna: “Cariche elette, anche con primarie”.

In Sicilia, e non solo, il presidente della Regione, Nello Musumeci, è la colonna portante del patto con Giovanni Toti e Matteo Salvini per il lancio di un nuovo soggetto politico di centrodestra. Ed è Musumeci a pressare affinchè il progetto si concretizzi. L’alleanza di governo tra Lega e Movimento 5 Stelle, anche se non politica ma frutto di un contratto di impegni, dispiace a Musumeci perché è testimonianza di ambiguità. E infatti il presidente della Regione è appena intervenuto così: “E’ la Lega, e non noi, che ci deve dire quando esce dall’ambiguità. Se ha un piede nel centrodestra e un altro con i grillini crea una condizione di disagio nel centrodestra. Siamo alleati della Lega e vogliamo continuare ad esserlo. Vediamo con simpatia alcune iniziative del vicepremier Salvini però obiettivamente c’è tanta confusione, e allora preferisco continuare a dedicarmi totalmente all’esercizio del governo del territorio che è quello che più mi appassiona, per mantenere fede agli impegni presi con i siciliani”. Poi Musumeci conferma la precarietà della propria maggioranza alla Regione e spiega: “Non c’è mai stata maggioranza nel governo Musumeci. Abbiamo una coalizione minoritaria. Gli attacchi all’interno di Forza Italia riguardano quel partito, non metto il naso nelle crisi degli altri e guardo al mio movimento ‘Diventerà Bellissima’ dove non ci sono problemi”. E poi, ancora sulla ricomposizione della giunta annunciata entro la prima settimana di luglio, il presidente smorza affanni e tensioni così: “Il rimpasto non è in cima ai miei pensieri. Quando verrà fatto sarete informati. C’è da sostituire due assessori. Ovvero Tusa e Pappalardo. Quando troverò le persone adatte lo faremo” – conclude. E, in riferimento a Forza Italia, è tempo di scosse d’assestamento dopo lo scossone provocato dalle nomine di Giovanni Toti e Mara Carfagna a coordinatori, lui a nord e lei a sud. Il prossimo 13 luglio il coordinamento nazionale di Forza Italia dovrebbe modificare lo Statuto del partito, tracciando una prospettiva storica, ossia le cariche non più determinate dalla volontà di Berlusconi ma dalle elezioni, anche con le primarie, dei coordinatori regionali e degli altri ruoli di peso. L’ex presidente del Senato, Renato Schifani, accoglie bene tale novità e commenta: “Vengono accolte richieste di maggiore democrazia avanzate peraltro da chi in passato è stato quasi sempre nominato. È un buon segnale che il Sud, con la Carfagna, sia più rappresentato e che si possa instaurare un rapporto dialettico con la Lega, come ho sempre teorizzato”. Nel frattempo, ovviamente, la Sicilia “forzaitaliota” è schierata a spada tratta con Mara Carfagna. Lo stesso Gianfranco Miccichè ha scritto su Facebook: “Forza Italia riparte dal Sud e da Mara Carfagna. Ancora una volta Silvio Berlusconi dimostra intuizione e lungimiranza. Mara, la Sicilia è con te”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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