Favara, rifiuti, gli operatori ecologici bloccano i camion. Niente raccolta. Altro che Asp, Ordinanze e Forze dell’Ordine, comandano loro

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Premessa:

lato triste della vicenda. Questi benedetti operai devono pur comprare il pane per poter mangiare. Lo stipendio è sacro, per tutti. Senza se e senza ma.

Lato ancora più triste. Se l’Rti ha un legale, e si presuppone che sia l’avvocato Stefano Catuara (altrimenti non si capisce perchè  accompagni i titolari delle ditte negli incontri ufficiali), questi dovrebbe spiegare agli operatori che in questo momento stanno disattendendo una ordinanza del Comune emanata in via di urgenza e soprattutto un grave problema igienico sanitario che stato rilevato dai responsabili dell’Asp di Agrigento. La nota recita testualmente: “La situazione di Favara si è fatta davvero pericolosa per la salute pubblica”.

Ieri avevamo scritto che gli operatori ecologici avevano bloccato l’intervento dei camion. Subito si sono premurati di telefonare al sottoscritto smentendo tale circostanza. Anzi, avevano puntato il dito contro la ditta Traina che non apriva la discarica.

Mezze bugie, tante verità, le nostre. E’ vero che stamattina il Comune ha pagato un acconto alla ditta Traina consentendo così alla stessa di riaprire i cancelli della discarica, ma di fatto, oggi, si sta verificando quello che avevamo scritto ieri e che uno dei sindacalisti del settore, l’operatore ecologico Salvatore Arnone, ci aveva fatto smentire. Lo abbiamo chiamato due minuti fa al telefono a ci ha detto: “Stiamo bloccando i camion; non consentiremo la raccolta dei rifiuti. Non riesco a comprendere perchè il Comune riesce a trovare un acconto per la ditta Traina e per noi no. Questa storia deve finire. Vadano su altri capitoli per trovare i soldi per noi perchè da qui non ci muoviamo e non avverrà nessuna raccolta. I camion da qui non passano e siamo in attesa domani di un incontro con l’assessore al Bilancio per capire da dove deve prendere i soldi”.

Queste le parole assai preoccupanti dell’operatore ecologico Salvatore Arnone. Preoccupanti perchè non crediamo proprio che l’assessore comunale al Bilancio domani mattina possa fare apparire i soldi come se giocassero a monopoli.

A questo punto non riusciamo più a comprendere come mai non intervenga il Prefetto, motu proprio, per risolvere una situazione che ormai sembra avere perso il controllo totale. Disattendere una ordinanza del sindaco urgentissima e perentoria, disattendere un pericolosissimo grido di allarme lanciato dall’Asp per la salute pubblica e qui ancora si chiedono incontri con assessori e compagnia cantando.

Ribadiamo ancora una volta: loro, gli operatori ecologici, non hanno torto ma la situazione adesso si è fatta pericolosissima. La salute pubblica non può dipendere dalla forza di alcuni operatori che bloccano tutto. Se proprio non si riesce a far lavorare gli operatori ecologici che si chiami l’esercito.

Viene veramente difficile capire come ancora lo Stato non sia sceso in campo con le proprie forze.

 

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